CATANIA – Smontava motorini rubati e li assemblava perfettamente in un’officina meccanica abusiva a Picanello. Per questo, con le accuse di ricettazione e evasione dai domiciliari, è stato arrestato un quarantaseienne catanese.
L’arresto è dei carabinieri della squadra Lupi del nucleo investigativo di Catania, nell’ambito di un’attività investigativa contro i furti e la ricettazione di scooter rubati o delle loro parti. I militari hanno scoperto che l’officina abusiva a cielo aperto si trovava nel marciapiedi davanti alla casa dove l’uomo era ai domiciliari.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo smontava completamente i mezzi. Cambiava le carene, la targa e le varie componenti meccaniche ed elettriche. In questo modo i ciclomotori non sarebbero stati identificabili se controllati dalle Forze di Polizia.
Uno scooter rubato a Ognina era smontato nell’androne
Nel corso dell’azione repressiva, al momento del blitz, i Carabinieri hanno quindi trovato 8 motocicli parcheggiati dinanzi l’abitazione del pregiudicato. Un nono scooter, un Honda SH 300, completamente smontato, era invece nascosto in maniera sospetta nell’androne dell’abitazione, dinanzi alla porta di ingresso di casa sua, al piano terra.
Come in un singolarissimo puzzle, i militari hanno dovuto recuperare tutti i pezzi che erano sparsi a terra. Forcella, ruote, contachilometri analogico, marmitta, sellino, manubrio, pedana. Si è scoperto così che il mezzo era stato rubato il 3 settembre a una signora catanese.
Nell’appartamento dell’arrestato, è stata poi ritrovata anche la targa. Le carene originali di colore nero opaco, come descritte dalla denunciante ai carabinieri di Ognina, sono state invece trovate montate su uno dei ciclomotori parcheggiati in strada.
Furti, in pochi mesi 24 persone nel mirino degli inquirenti
Per questo, e dato che il pregiudicato era fuori casa nonostante dovesse essere ai domiciliari, è stato arrestato e potato al carcere di piazza Lanza. L’attività rientra nelle azioni di contrasto portate avanti dai miliari contro i furti di auto e moto, che stanno vivendo ultimamente una preoccupante recrudescenza.
Già in pochi mesi per questo genere di indagini, i militari hanno arrestato sei persone e ne hanno denunciate 18 a piede libero. Gli arrestati sono in genere autodemolitori, officine e auto-ricambisti, alcuni dei quali assolutamente abusivi o non perfettamente in regola.