A vincere il 71esimo Festival di Sanremo sono i Maneskin. L’ex gruppo di X Factor si è aggiudicato il prestigioso e ambito Leone d’oro ligure con il brano “Zitti e buoni”. La finale di questo particolarissimo e lunghissimo Festival venti-ventuno (il collegamento d al teatro Ariston si è chiuso alle 2.39) condotto per la seconda volta consecutiva da Amadeus, insieme all’ormai inseparabile amico Fiorello, ha visto inoltre salire sul podio Francesca Michielin e Fedez, arrivati secondi con la loro “Chiamami per nome” ed Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti”. A decretare il vincitore è stato il televoto, la giuria demoscopica e il giudizio della sala stampa. Il Premio della critica “Mia Martini” assegnato dalla sala stampa è andato a Willie Peyote, n gara con“Mai dire mai (la locura)”. Mentre il premio della Sala Stampa Radio, Tv e Web “Lucio Dalla” è andato ai siciliani Colapesce e Dimartino per “Musica leggerissima”, che nella classifica generale hanno ottenuto un quarto posto.
CANTANTI E OSPITI
Durante la lunga diretta su Rai1, aperta dalla Banda della Marina Militare Italiana,si sono esibiti tutti e 26 i big in gara giudicati inizialmente solo dal televoto: il primo in ordine di scaletta è stato Ghemon con “Momento perfetto”, poi a seguire Gaia “Cuore amaro”, Irama (con il video delle prove per via della positività dei due collaboratori) “La genesi del tuo colore”,Gio Evan “Arnica”, Ermal Meta “Un milione di cose da dirti”, Fulminacci “Santa Marinella”, Francesco Renga “Quando trovo te”, Extraliscio feat. Davide Toffolo “Bianca luce nera”, Colapesce e Dimartino “Musica leggerissima”, Malika Ayane “Ti piaci così”, Francesca Michielin e Fedez “Chiamami per nome”, Willie Peyote “Mai dire mai (la locura)”, Orietta Berti “Quando ti sei innamorato”, Arisa “Potevi fare di più”, Bugo “E invece sì”, Maneskin “Zitti e buoni”, Madame “Voce”, La Rappresentante di Lista con “Amare”, Annalisa con “Dieci”, Coma Cose “Fiamme negli occhi”, Lo Stato Sociale “Combat pop”, Random “Torno a te”, Max Gazzé “Il farmacista”, Noemi “Glicine”, Fasma “Parlami” e Aiello “Ora”.
Ad affiancare Amadeus e Fiorello, in questa quint’ultima serata, in veste di co-conduttrici, sono state l’attrice Serena Rossi, l’attrice e cantante diciassettenne Tecla Insolia e la giornalista Giovanna Botteri. Assente Simona Ventura, risultata positiva al Covid-19 poco prima della partenza per la città dei fiori. Tra gli ospiti invece gli ormai fissi per queste cinque serate: Achille Lauro, che ha regalato agli spettatori come promesso l’ultima delle sue performance-quadro cantando C’est la vie e Zlatan Ibrahimovic; e poi Ornella Vanoni protagonista di un duetto insieme a Francesco Gabbani, Umberto Tozzi, Riccardo Fogli con Michele Zarrillo e Paolo Vallesi, Dardust (autore di 5 brani in gara al Festival – “Voce” di Madame, “La genesi del tuo colore” di Irama, “Glicine” di Noemi, “Amare” de La Rappresentante di Lista e “Quando trovo te” di Francesco Renga), Alberto Tomba, Federica Pellegrini. Insomma, una serata lunghissima e solo a notte fonda arriva la vittoria dei Maneskin.
I SICILIANI ALL’ARISTON
Citati l’altro ieri anche dall’enciclopedia Treccani, invece, i siciliani Colapesce e Dimartino già da venerdì erano stati decretati vincitori per la Sala Stampa, con la loro Musica leggerissima che nella classifica generale di quest’ultima serata ottiene un 4° posto e il premio della Sala Stampa Radio, Tv e Web“ Lucio Dalla”. Ovazione social per il palermitano e il siracusano, il cui video ufficiale ha già ottenuto oltre un milione di visualizzazioni. Amici da tanti anni, dall’anno scorso hanno dato vita all’album “I mortali”. Il brano che hanno portato in gara è nato la scorsa estate senza pensare al Festival; al centro c’è il forte potere della musica “anche se leggerissima” quella in grado di non farti pensare, capace di alleviare dolori e sofferenze.
Il loro brano era tra i favoriti e tra i più radiofonici; Amare della queer pop band siciliana La Rappresentante di Lista si classifica (inaspettatamente) all’undicesimo posto; il duo composto dal trentacinquenne palermitano Dario Mangiaracina e dalla 33enne toscana Veronica Lucchesi si è dimostrato la vera rivelazione di questo festival (molto molto indie) e ha conquistato tutti ottenendo un vastissimo consenso di pubblico e diverse recensioni positive. Ad aver ammaliato, anche chi non li conosceva oltre ai look (firmati tutti per l’occasione maison Valentino) è stata la loro teatralità e la notevole presenza scenica; il gruppo ha dimostrato di saper calcare dominandolo come veterani un palco non facile come quello dell’Ariston. Una grande gioia l’hanno avuta proprio in questi giorni sanremesi: il 5 marzo, a tre anni dall’ultimo album (“Go Go Diva”) è uscito “My mamma” su cd, vinile e in tutti gli store digitali. Sempre a proposito di siciliani, venerdì Davide Shorty era arrivato secondo tra le Nuove proposte. Anche lui, come i Maneskin, arriva da X Factor.
E sulla conduzione del prossimo Festival (la notizia era stata già data in mattinata in conferenza stampa) Fiorello lo ribadisce in diretta: non ci sarà una terza conduzione da parte di Amadeus. Dopo due edizioni consecutive il conduttore di Ravenna decide di fermarsi – almeno per adesso. E Fiore incalza con un augurio: “Io vorrei fare un in bocca al lupo a chi verrà dopo di noi. Vi auguro questa platea piena. Il pubblico deve tornare a riempire le poltrone, il teatro Ariston deve tornare a essere stracolmo ma… vi deve andare male, malissimo. Uno share bassissimo ve lo auguro di cuore– continua scherzando lo showman siciliano – Non solo avrete il pubblico, ma pure bene vi deve andare? Eh no. Tutte cose insieme no”.
E – scherzi a parte, l’augurio di tutti che il settore dello spettacolo possa ripartire al più presto. E che questo festival, così fortemente voluto sia il primo segnale per una ripartenza concreta del settore che ne ha risentito più di tutti di questa pandemia.