Sigonella, i marines respingono |un funzionario della Regione - Live Sicilia

Sigonella, i marines respingono |un funzionario della Regione

Muos, un funzionario della Regione è stato respinto a Sigonella

Questa mattina il vice capo di gabinetto dell'assessore all'Ambiente, Mariella Lo Bello, recatosi nella base Usa di Sigonella per consegnare il provvedimento di avvio della procedura di revoca delle autorizzazioni è stato bloccato all'ingresso della base dai militari Usa in servizio di guardia.

il caso muos
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PALERMO – Dopo mesi di muro contro muro, dagli Stati Uniti arrivano segnali, seppur flebili, di dialogo con la Regione siciliana sul caso Muos, il sistema radar della Marina americana in fase di realizzazione a Niscemi, contestato da ambientalisti e comitati civici per i rischi sulla salute pubblica dovuti all’emissione di onde elettromagnetiche sopra i livelli consentiti. La tensione istituzionale però rimane alta e oggi un incidente diplomatico ha rischiato di gettare ulteriore legna sul fuoco.

E’ stata una giornata frenetica, cominciata con l’episodio di un funzionario inviato dalla Regione alla base Navy di Sigonella ma respinto dai militari di guardia, e conclusa con una telefonata partita dal consolato Usa di Napoli, che è servita quantomeno a stemperare i toni. Stamani il vice capo di gabinetto dell’assessore all’Ambiente si è recato nella base Usa di Sigonella, a bordo di un’auto della Regione, con l’obiettivo di consegnare un plico contenente il provvedimento, protocollato ieri e firmato dall’assessore all’Ambiente, di avvio della procedura di revoca delle autorizzazioni rilasciate dal precedente governo della Regione che poi aveva firmato il protocollo d’intesa con il ministero della Difesa, dando così il via libera al progetto. Il funzionario della Regione è stato bloccato all’ingresso della base dai militari Usa in servizio di guardia. I militari sono stati irremovibili di fronte alle insistenze del funzionario, che ha pure minacciato di rivolgersi ai carabinieri. Ma non c’é stato nulla da fare. Il vice capo di gabinetto, dunque, è tornato a Palermo, portandosi dietro il plico. Intanto, dirigenti e funzionari della Regione hanno cercato di contattare il consolato di Napoli per avere il numero telefonico della base Navy di Sigonella, anche in questo caso senza successo.

E’ stata dunque contattata l’Ambasciata, che ha fornito un numero, ma il telefono ha squillato a vuoto per ore. A metà pomeriggio, la svolta. Un diplomatico Usa ha contattato la Presidenza, chiedendo un colloquio con il governo della Regione. Intanto, gli uffici regionali ricevevano la raccomandata, con tanto di ricevuta, spedito nelle scorse settimane dal governo Crocetta con il provvedimento di sospensione dei lavori. Il destinatario, la base Navy di Sigonella, l’aveva respinta. Il provvedimento di sospensione è stato poi superato da quello con cui la Regione avvia la procedura di revoca. Della nota di revoca è stato informato anche il ministero della Difesa.


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