Accordo tra Regione e Stato | Lite tra Vinciullo e Forza Italia - Live Sicilia

Accordo tra Regione e Stato | Lite tra Vinciullo e Forza Italia

Il deputato Ncd: "Ho difeso i lavoratori". Micciché: "Chieda scusa a Figuccia".

La polemica
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PALERMO – “Ieri sera, con un atteggiamento provocatorio, inutilmente demagogico, nei confronti del Parlamento, ma soprattutto di migliaia di siciliani che da mesi sono senza stipendio e stanno morendo di fame, Forza Italia ha inscenato una inutile e vergognosa bagarre in Parlamento per impedire di distribuire i 500 milioni di euro agli aventi diritto” Lo dichiara  Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.

“Ricordo a chi ha tentato di trasformare l’Assemblea in un ring e poi ha abbandonato, – aggiunge Vinciullo – dopo che sono dimostrate le insussistenze e la povertà dei ragionamenti fatti, che il loro componente in Commissione Bilancio, che sicuramente ha altre capacità e altre competenze, ha votato a favore della manovra.  Non sono abituato a passare le carte a nessuno – ha proseguito Vinciullo – tanto meno a Crocetta, né a passare da uno schieramento all’altro. Io faccio gli interessi della Sicilia e dei siciliani e lo faccio con competenza, studiandomi i documenti e apportando le dovute modifiche ai provvedimenti che giungono dal Governo. Ieri, in Parlamento è stata scritta una delle pagine più vergognose che la storia ricordi!  Si è tentano inutilmente di scippare migliaia di bisognosi di quello che gli è dovuto, cioè lo stipendio”.

“Una opposizione responsabile – continua Vinciullo – avrebbe incalzato il Governo, come io speravo, costringendolo a rimanere in Aula ieri, oggi, domani, domenica… per approvare il Disegno di Legge che è di fondamentale importanza per migliaia di persone. Al lavoro serio, responsabile, documentato e competente di tutta la Commissione Bilancio si è preferito rispondere con la rissa, con la provocazione, con l’ignoranza. Martedì prossimo, – ha aggiunto -, attendiamo in Aula gli emendamenti modificativi del testo. Così come ho detto, li esamineremo con la dovuta attenzione, ma stia sereno il Segretario dell’Assemblea eletto anche dalla maggioranza, non passeremo le carte di nessuno. Martedì, proprio perché la gente sta morendo di fame, avevo chiesto una corsia preferenziale per onorare gli impegni di chi lavora da mesi senza percepire lo stipendio. Ieri si doveva solo incardinare il testo, presentare gli emendamenti ed entro martedì iniziare la discussione. Si è voluto trasformare in farsa un fatto serissimo per avere poi la scusa di abbandonare l’Aula e di non assistere alla conclusione del dibattito sull’Accordo fra Stato e Regione e del resto eravamo solo in 7 alla conclusione dei lavori e nessuno fra coloro che aveva sollevato il problema, preferendo al dibattito in Aula le passarelle mediatiche, che non porteranno a nulla se non alla sconfitta del centrodestra e del centrosinistra. E comunque – ha concluso Vinciullo – un consiglio mi permetto di darlo: studiate la prossima volta, prima di venire in Aula”.

Ma non si sono ancora spente le polemiche sul duro botta e risposta a Sala d’Ercole tra Vinciullo e Figuccia. Il presidente della Commissione ha dato al deputato azzurro del “cane rognoso”. “Vincenzo Vinciullo – ha chiesto il commissario di Forza Italia Micciché – chieda scusa a Vincenzo Figuccia. I violenti epiteti rivolti al nostro giovane deputato nel corso della seduta di ieri offendono l’onorabilità del nostro collega e del partito tutto. L’unica rogna che conosciamo è quella delle parole che trascendono i giudizi politici e scadono nelle offese personali”.

“È noto a tutti – aveva replicato a caldo Figuccia – ormai che il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo, abbia ridotto la sua funzione a quella di passacarte del governo Crocetta. Per nascondere i suoi fallimenti sbaglia persino a parlare utilizzando un linguaggio volgare. Mi fa quasi pena”.

“Vincenzo Vinciullo chieda scusa a Vincenzo Figuccia. I violenti epiteti rivolti al nostro giovane deputato nel corso della seduta di ieri offendono l’onorabilità del nostro collega e del partito tutto. L’unica rogna che conosciamo è quella delle parole che trascendono i giudizi politici e scadono nelle offese personali”, lo dichiara l’onorevole Gianfranco Micciche’, commissario di Forza Italia in Sicilia.

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