Accuse su appalti e tangenti | E volano gli stracci nel Pd - Live Sicilia

Accuse su appalti e tangenti | E volano gli stracci nel Pd

Una conferenza stampa scuote il Comune.

SIRACUSA- Volano stracci e accuse di mafia, tangenti e appalti “torbidi”, in casa Pd a Siracusa. In un clima già avvelenato, s’è inserita la conferenza stampa di stamattina in cui il deputato nazionale Pippo Zappulla e la consigliera comunale Simona Princiotta, sono tornati a alzare la voce su quello che chiamano “un sistema malato”. Lo hanno fatto dando voce a un imprenditore che nell’agosto 2015 è andato in Procura a denunciare di aver pagato tangenti per quindici anni al Comune di Siracusa. E di aver ricevuto il benservito attraverso una gara quantomeno “sbagliata”. L’azienda è la società cooperativa Stes, nata di fatto risolvendo nel 2000 la questione “Lsu” comunali (metà dei suoi lavoratori sono ex Lsu). Si è occupata, nell’ambito dei Lavori pubblici, di segnaletica stradale, manutenzione degli impianti elettrici e del manto stradale.

Il titolare è Francesco Abbruzzo: “Dal 2000 al 2015 – ha raccontato – la Stes ha lavorato per il Comune. Negli ultimi anni, soprattutto con l’attuale amministrazione, siamo stati costretti a proroghe continue e a breve respiro: con una forte riduzione economica, con l’obbligo di non poter abbandonare il ‘pubblico servizio’, benché non più vantaggioso”. Secondo il racconto dell’imprenditore la sua azienda si sarebbe trovata a un certo punto sotto ricatto: al momento del rinnovo della proroga o al pagamento delle fatture. “Sono stato costretto – ha affermato – a pagare stipendi, contributi e tangenti anche attingendo all’Iva da dover versare allo Stato. Dopo essere stati spremuti come limoni – ha detto – abbiamo deciso di denunciare: da quel momento siamo stati messi alla porta”. Il pagamento delle tangenti, secondo quanto detto dall’imprenditore e su cui la magistratura non ha ancora redatto atti di conclusione d’indagine, sarebbe avvenuto “in denaro, attraverso regalie, e talvolta opere di ristrutturazione di appartamenti personali e assunzioni per loro conto” (non è chiaro se di dirigenti, politici o entrambi).

Nel discernimento dei nuovi ingaggi, tra l’altro, gli assunti per conto dei dirigenti comunali sarebbero transitati nell’impresa subentrante, gli ex Lsu no. Tra le anomalie denunciate c’è anche la gara che dal 2015 affida a altra impresa quelle mansioni per 2,8 milioni di euro in quattro anni. Secondo il bando non sarebbero state aperte le buste con valutazioni tecniche dal punteggio inferiore a 40. Ragione per cui la Stes non ha partecipato (arrivava a 33), mentre la gara sarebbe stata aggiudicata a un’impresa che di punti ne avrebbe totalizzati 23. Per questo è stata avanzata dal duo Princiotta-Zappulla la richiesta di revoca dell’appalto e l’istituzione di nuova gara. La vicenda è chiaro indice di un clima politico: “Se prendiamo in esame gli appalti e le gare promosse dal Comune – ha sottolineato il deputato nazionale Zappulla – si può notare come siano quasi tutte interessate da impugnative, ricorsi e, peggio, da indagini della magistratura”. Il riferimento è alle gare su: rifiuti, servizio idrico, asili nido e impianti sportivi. “Forse – ancora Zappulla -, invece di inseguire chissà quali complotti orditi da poteri forti, sarebbe il caso di interrogarsi se si tratta di un sistema malato, di eccessiva superficialità, o di quell’asticella della legalità che si è eccessivamente abbassata”. Un accenno non poteva mancare alla recente direzione provinciale Pd dove il sindaco, Giancarlo Garozzo, incassato lo smarcamento del partito dalla sua amministrazione, rilasciava dichiarazioni che gli sono valse la convocazione giovedì in commissione regionale Antimafia: “Qualcuno – aveva detto il sindaco – dovrà prendersi la responsabilità di aver portato all’interno del Pd soggetti che hanno rapporti con la criminalità organizzata”. Per Zappulla e Princiotta “dichiarazioni gravi, pesanti e inquietanti. Di fronte a temi che riguardano la legalità, noi, che in questi anni ci siamo caratterizzati proprio sul terreno della lotta al malaffare e alla illegalità, non possiamo che essere sensibilissimi: ci auguriamo che non si sia trattato di un momento di nervosismo e che invece il sindaco abbia elementi concreti”.

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