Aci Castello, uccide l'anziana prozia per intascarne l'eredità: arrestata - Live Sicilia

Aci Castello, uccide l’anziana prozia per intascarne l’eredità: arrestata

VIDEO - Un piano elaborato e portato avanti per mesi
LA RICOSTRUZIONE
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ACI CASTELLO – Un piano che sarebbe stato portato avanti per mesi. Con l’obiettivo di circuire l’anziana prozia Maria Basso, non autosufficiente, farsi nominare erede universale e poi uccidere la donna. Con l’accusa di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato una 58enne, P. P., è finita agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. La morte dell’anziana è avvenuta in una casa di cura di Aci Castello il 16 dicembre 2022, appena quindici giorni dopo l’arrivo della donna nella struttura.

La vittima, 80 anni, risiedeva in una casa di cura in provincia di Asiago e aveva nominato, molto tempo prima, quale sua procuratrice, un’amica di vecchia data. A occuparsi dell’ordinaria amministrazione del suo patrimonio, quindi, era questa donna, estranea al suo nucleo familiare ma a lei molto vicina dal punto di vista affettivo. Il 4 settembre 2022, data dell’ottantesimo compleanno di Basso, l’amica aveva organizzato per lei una festa di compleanno con alcuni parenti.

La festa che dà il via a tutto

Alla festa sarebbe stata invitata la madre di P. P.. Tuttavia, all’evento si presenta anche P. P., accompagnata dal marito. Un fatto che stranisce immediatamente gli altri congiunti: quella pronipote non era stata invitata e con la festeggiata non aveva mai avuto alcun particolare rapporto. Eppure, in quella occasione, aveva manifestato quello che la procura di Catania definisce “un attaccamento quasi morboso” con l’anziana.

Comincia così una escalation di contatti e di affetto: la prozia si lega a quella pronipote sempre gentile e disponibile. La quale, però, attira altre attenzioni. P. P. si sarebbe presentata spesso negli istituti di credito dove l’80enne era titolare di conti correnti, tanto che le banche presentano un esposto nei suoi confronti per segnalare la faccenda alla procura di Vicenza.

La fuga verso Aci Castello

Nel frattempo, però, Maria Basso revoca la procura generale alla vecchia amica e viene portata via dal Veneto. Il 2 dicembre 2022, dopo una notte trascorsa ad Asiago, l’anziana e la pronipote 58enne iniziano un viaggio senza soste dalla cittadina veneta fino ad Aci Castello. Alla vittima non viene dato il tempo di salutare parenti e amici né di portare con sé effetti personali e farmaci. E questo nonostante le pressioni della casa di riposo vicentina, che giornalmente li aveva somministrati all’80enne fino a quel momento.

La scomparsa improvvisa della donna preoccupa gli altri familiari: ne denunciano la scomparsa e la magistratura veneta apre un fascicolo per circonvenzione d’incapace. Gli atti vengono trasferiti da Vicenza a Catania, ma nel frattempo P. P. va avanti. Prima viene nominata dall’anziana sua procuratrice generale e poi, il 9 dicembre 2022, viene fatta unica erede universale.

L’ultimo pasto dell’anziana

Due giorni dopo, l’epilogo di quello che, per i magistrati, è un piano: nonostante le prescrizioni mediche impedissero all’anziana donna di assumere cibi solidi, la pronipote avrebbe portato la vittima a pranzo fuori, facendole ingerire cibi non omogeneizzati. Dopo giorni di sofferenze, l’80enne è morta il 16 dicembre 2022 a seguito di una bronchite causata proprio da quel cibo che la donna non avrebbe dovuto assumere.

Le cause del decesso, nell’immediatezza, sono state definite “naturali“. Le indagini dei militari e gli accertamenti medico-legali, però, hanno permesso di ricostruire “l’articolatoi disegno criminoso tessuto dall’indagata”. L’accusata è stata rintracciata e arrestata, nel pomeriggio di ieri, nella sua abitazione.

“Sono innocente”

Si professa innocente la 58enne agli arresti domiciliari per circonvenzione d’incapace e omicidio aggravato della prozia 80enne, alla quale avrebbe dato le cure di cui aveva bisogno e il cibo spezzettato come le veniva somministrato nella casa di cura. È la ricostruzione dell’indagata, che è assistita dagli avvocati Carmelo Peluso del foro di Catania e Lino Rovetta del foro di Vicenza. Dopo il pranzo ‘incriminato’ l’80nne era stata portata in ospedale per una piccola occlusione intestinale in codice verde ed era stata poi dimessa. Il nuovo testamento in favore della pronipote, si sottolinea dalla difesa, è stato redatto e firmato da un notaio che ha verificato la capacità di intendere e volere dell’80enne. L’interrogatorio di garanzia dell’indagata è stato fissato per il prossimo 28 febbraio. 

“Ringraziamo gli inquirenti”

“Apprendiamo la notizia con soddisfazione, finalmente viene stabilito un punto fermo nelle indagini su questa triste vicenda. Per questo ringraziamo gli inquirenti per il complesso lavoro svolto e ci auguriamo che la giustizia possa fare il suo corso accertando le responsabilità che hanno portato al decesso della povera Maria Basso”. Così all’ANSA l’avvocato Alberto Rigoni Stern, legale di fiducia dell’ingegnere Mario Basso, cugino di primo grado dell’80enne morta ad Aci Castello, che aveva presentato un esposto ai Carabinieri ipotizzando il reato di circonvenzione di incapace nei confronti della familiare che era un’ex funzionaria della Farnesina in pensione. La pronipote, 58 anni, è stata posta agli arresti domiciliari dai Carabinieri della Stazione di Aci Castello, che dipendono dalla compagnia di Acireale. 


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