ACIREALE – Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Acireale hanno eseguito un provvedimento di aggravamento della misura cautelare, emesso dalla Terza Sezione Penale della Corte d’Appello di Catania, nei confronti di un 40enne pregiudicato acese che è stato tratto in arresto.
L’uomo si trovava agli arresti domiciliari. In passato era stato trovato in possesso di due armi da fuoco clandestine. La sentenza, emessa il 9 febbraio 2024, lo aveva condannato in primo grado, con rito abbreviato, alla pena di tre anni e quattro mesi di reclusione e a una multa di 3.200 euro.
Adesso è finito in carcere perché, non ritenendosi validamente assistito dal proprio avvocato nell’ambito di una causa civile contro l’ex moglie, avrebbe ingiuriato e minacciato di morte il legale riferendo che sarebbe uscito per procurarsi una pistola per sparargli.
Valutati i precedenti del pregiudicato acese e l’effettiva capacità dello stesso di procurarsi armi, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto sussistente il pericolo concreto e attuale che questi potesse attuare la minaccia, valutando non più sufficiente la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Pertanto, gli agenti del Commissariato di Acireale hanno prelevato l’uomo dalla propria abitazione per condurlo presso la Casa Circondariale Piazza Lanza di Catania dove si trova ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.