Addio a Tommaso Caporrimo | Benassai: "Caro fratello mio..." - Live Sicilia

Addio a Tommaso Caporrimo | Benassai: “Caro fratello mio…”

In tanti lo ricordano come un amico speciale.

PALERMO- E’ morto Tommaso Caporrimo. Attore, chef, uomo ricco di fantasia, di bontà e di spirito. Era malato da tempo.

Il suo amico Paride Benassai, da artista e poeta, trova le parole giuste: “Un fratello La beffa della vita è quella di un uomo che ha avuto ed esercitato la condivisione e l’AMICIZIA Oggi va via in silenzio e solitudine Ma NOI siamo vicini a te GRANDE TOMMI Ricordo come nel mondo dello spettacolo ti coinvolsi in quel giorno a mare in barca, nel mare di Mondello… Abbiamo fatto insieme tante cose Abbiamo sognato, urlato insieme per le ingiustizie della VITA, del nostro lavoro… ma siamo stati VERI, nel silenzio delle nostre riflessioni… Credo che DIO si sia compiaciuto della tua vita, ti abbia offerto la possibilità di andartene presto , superando ogni stillicidio di dolore… Ti ringrazio…per tutto ciò in cui hai creduto”.

Ed è giusto pubblicare tutto al naturale. Maiuscole comprese, per come tutto è stato scritto nel cuore di Paride. Piovono le lacrime degli artisti sulle pagine facebook. Scrive Daniela Pupella Melluso: “Era l’amico che avvisava tutti gli attori ogni volta che c’era un provino a Palermo, perché aveva stima di tutti ed era fiero della bravura di tutti! Umile pacato e sorridente..”. Scrive Marco Feo: “Un amico, un collega, una persona generosa, una persona con tanta voglia di vivere. Ti ricorderò sempre così. Tu sei così. Arrivederci Tommaso, hai lasciato la festa della Vita troppo presto”.

Era un attore, Tommaso Caporrimo, aveva preso parte a film diretti dai registi Peppuccio Tornatore, Marco Tullio Giordana e Roberto Faenza, tanto per dire del curriculum. Ma era anche uno chef che si dilettava di comporre deliziosi banchetti per eventi particolari o per amici. Era un uomo gentile, innamorato della vita, capace di accoglienza. Si narra che l’amiamo tutti, la vita. Tommaso l’amava un po’ di più. Chi scrive lo incontrò nel corso di una cena. Era un personaggio gentile che trattava da fratello l’amico di cinque minuti prima. Con sincero affetto e con dolcezza, non per forma. Benassai ha ragione nello scrivere: “Ti ringrazio”. Tommaso era il maestro della leggerezza che non rinuncia alla profondità. Adesso, gli sia lieve il cielo.


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