Quando Leonardo fa un blitz in un’altra città è quasi sempre per chiudere una trattativa di mercato. Lo ha fatto a Roma per prendere Menez, lo ha fatto a Londra per chiudere con il Palermo per Pastore, e lo farà molte altre volte considerate le potenzialità economiche del Psg. Il blitz di oggi a Palermo ha però tutt’altra caratura, un appuntamento giudiziario, che tra l’altro, non mette assolutamente a rischio la sua professione e la sua persona. A Palermo, però, potrebbe tornare presto per magari chiudere un’altra vicenda, questa volta calcistica: Balzaretti al Paris Saint German. Una voce di mercato emersa negli ultimi giorni della scorsa sessione e che sicuramente tornerà di moda anche nella prossima. In tanti sono pronti a scommettere che Balzaretti non lascerà Palermo prima di giugno, invece, stando alle ultime indiscrezioni, Balza potrebbe lasciare i rosa già da gennaio.
Leonardo oggi nella sua intervista post Procura non ha parlato della voce di mercato, solo alla fine, quando, i cronisti hanno chiesto di questa ipotesi, lui, ha preferito tagliare corto e mettere fine all’intervista. Un vero e proprio dribbling, e anche ben riuscito. Leonardo, però, oggi in tribunale, accerchiato da tanti curiosi, soprattutto avvocati, ha anche parlicchiato di questa soluzione di mercato, confermando l’interesse del Psg nei confronti del terzino rosanero. Balzaretti, ovviamente, accetterebbe la destinazione francese, anche per i motivi extracalcistici ormai noti a tutti, ma il calciatore anche della Nazionale azzurra vorrebbe terminare il campionato con la maglia rosanero e non lasciare le cose a metà. Una vera e propria dimostrazione di professionalità.
Intanto torna a parlare Zamparini che a Radio Radio dice: “Perché tanti 0-0? Si vede che c’era qualche santo che tirava anche per noi. La classifica è rimasta pressocché uguale. E’ un campionato stranissimo, bisogna arrivare in fretta a 40 punti – ha continuato -. Forse si iniziano a vedere i frutti della ripartizione più equa dei diritti televisivi. Ci sono squadre che si sono organizzate meglio, mentre non esiste più forse lo straportere delle grandi. il Milan ci ha messo sotto, ma il primo tempo siamo stati abbastanza bravi a difenderci. Il Milan è al 70 % Ibrahimovic, al 20 % Cassano e al 10 il resto della squadra. L’Inter non ha nessuno del calibro di Ibra, specialmente dopo l’addio di Eto’o. Ancora peggio sta la Juve, da questo punto di vista. La Roma è ancora viva perché ha Totti, che è un fuoriclasse. I grandi club sono “vivi” perché hanno 1 o 2 fuoriclasse. Se hai 4 fuoriclasse sei il Barcellona. Sono i Pastore e i Sanchez che fanno la differenza. Il Milan ieri ci ha messo in difficoltà perché Ibra si doveva marcare a uomo. Mangia è stato presuntuoso pretendendo di giocare a zona”.