IL CAIRO – Sarebbe stata un’avaria a causare questa mattina lo schianto di un aereo civile sul Sinai. L’Airbus 321 della compagnia russa Kogalymavia era decollato dall’aeroporto egiziano di Sharm el-Sheikh ed era diretto a San Pietroburgo. A bordo 224 passeggeri, tra cui 17 bambini, per lo più turisti russi che rientravano da una vacanza. Non ci sono sopravvissuti. L’aereo è andato completamente distrutto nello schianto. Del velivolo le tracce si erano perse pochi minuti dopo il decollo. Poco prima di scomparire dai radar, i piloti avrebbero chiesto ai controllori del traffico aereo di effettuare un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto più vicino. Subito dopo, però, i contatti si sarebbero definitivamente interrotti.
I resti dell’airbus sono stati individuati in una zone del Sinai teatro di scontri tra l’esercito egiziano e i militanti dell’Isis. Circostanza che in un primo momento ha fatto nascere il sospetto che l’aereo potesse essere stato abbattuto. Le autorità però hanno smentito, come ricordato, e riconducono l’incidente a un’avaria.
