CATANIA. “Non è capace di testimoniare”. È saltata così, pochi minuti fa, la deposizione di zia Carmelina, parente della mamma di Agata Scuto, che aveva detto alla donna di aver visto la ragazzina dopo la scomparsa. Agata invece, per la Procura, era sparita nel nulla. Ad ammazzarla e far sparire il corpo, secondo la magistratura requirente, fu il compagno dell’epoca di sua mamma, l’anziano Rosario Palermo.
Lui avrebbe avuto una relazione con la ragazzina disabile ventiduenne e l’avrebbe messa incinta. Così, scoprendo della gravidanza, avrebbe deciso di eliminarla. Questo ovviamente è il convincimento dell’accusa, anche se la verità sulla vicenda potranno scriverla solo i giudici.
Per il momento la Corte d’assise di Catania ha dichiarato chiusa l’istruttoria. Non deporranno nuovi testimoni e l’ordinanza di ammissione dell’anziana zia è stata revocata. La donna, come detto, parlando con la mamma di Agata, le aveva detto di aver visto la ragazza per strada, a passeggiare per le vie di Acireale. Tesi che, ovviamente, farebbe cadere l’accusa: se la ragazzina era per strada, non poteva essere già morta.
Ma un medico legale ha dichiarato che la donna non è in condizioni di deporre. E intanto i giudici hanno stilato un calendario di udienze. Tre date, con cui giungere al verdetto di primo grado. Il 28 settembre è in programma la requisitoria del pubblico ministero, il 10 ottobre le arringhe delle parti civili e il 26 ottobre quelle delle difese.
La tesi della difesa e le parole dell’imputato
L’imputato è difeso dall’avvocato Marco Tringali. La difesa ha sempre sostenuto che le tesi accusatorie sarebbero indiziarie e prive di riscontri. E lo stesso imputato, in aula, ha detto che non è vero niente, che lui vedeva Agata come una figlia e che se mai fosse successo qualcosa tra loro, lui non avrebbe avuto problemi ad ammetterlo.
A riprova della sua tesi ha portato il suo passato: il fatto di essere, così ha detto, padre di otto figli sparsi per il mondo, e di averne riconosciuti sei. Figli avuti con diverse partner, ragion per cui, ha sostenuto, non avrebbe avuto alcuna difficoltà eventualmente ad ammettere di aver messo incinta Agata, se fosse stato vero.