AGRIGENTO – La capitale italiana della cultura si è fermata in “contraTa Caos” a pochi passi dalla casa natale di Pirandello.
Seguendo le indicazioni – sgrammaticate – di un cartello ormai virale sui social, tra i luoghi del celebre drammaturgo e scrittore c’è la “Valle Di Templi”: due strafalcioni in quattro righe.
A peggiorare tutto c’è il fatto che il cartello sia stato posizionato sulla statale 640, adottata dall’associazione “Strada degli Scrittori”, diretta da Felice Cavallaro, la prestigiosa firma del Corriere della Sera.
Proprio oggi, il caso è rimbalzato sulle colonne del Corriere, con un pezzo di Gian Antonio Stella.
Il cartello e le polemiche, interviene Cavallaro
“Non comincia bene l’anno di ‘Agrigento capitale della cultura’. Investiti da una polemica che rimbalza dall’Anas sulla Strada degli scrittori – spiega Cavallaro -. I cartelli stradali collocati con qualche evidente errore di grammatica sono una mazzata su un impegnativo lavoro per scuotere un pezzo di Sicilia da un sonno antico, anche con seminari e master organizzati per dieci anni con Treccani”.
“L’approssimazione adesso ci travolge – aggiunge il direttore della Strada degli scrittori – pur senza alcuna nostra responsabilità, con un danno di immagine che ricade addosso a quanti provano ad accendere l’attenzione di viaggiatori consapevoli lungo i luoghi dei grandi autori all’opera attorno ai Templi”.
La foto è virale
La foto con gli strafalcioni del cartello, poi rimosso da Anas, è ormai virale. “Un po’ tutti rischiano così – aggiunge ancora il giornalista – di scivolare sui titoli di siti e giornali che non distinguono fra responsabili e vittime, in qualche caso ignorando l’impegno di una associazione che mobilita da diversi lustri forze sane in piccoli e grandi centri su cultura e legalità”.
Felice Cavallaro ci tiene a spiegare di cosa si occupi l’associazione Strada degli scrittori, “animata da studenti, giovani lettori, appassionati, docenti universitari, sempre pronti a dare una mano, ma a volte ignorati quando si prendono decisioni operative”.
Numerosi ritardi
“L’errore dei cartelli Anas potrebbe essere considerato un singolo episodio estraneo ad eventi e progetti di ‘Agrigento Capitale’. Ma i vistosi ritardi degli stessi progetti e il confuso contesto in cui tutto avviene producono critiche ed ironie capaci di demolire – conclude Felice Cavallaro – l’entusiasmo di chi aveva lavorato e vorrebbe ancora sperare in una occasione di svolta”.
La replica di Anas
Sul caso è intervenuta anche Anas, spiegando che il cartello è stato rimosso “tempestivamente”.
“Anas conferma il massimo impegno per la valorizzazione culturale e turistica dell’itinerario – ha scritto in una nota – avviato negli anni scorsi con l’ammodernamento della statale 640, il cambio di denominazione e l’installazione della segnaletica turistica lungo tutta l’infrastruttura”.
“In sinergia con il competente assessorato regionale e le associazioni per la valorizzazione del territorio, Anas – ha concluso – ha ancora in corso interlocuzioni per migliorare contenuti e leggibilità”.
Le parole del sindaco
“Il remare contro ‘Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025’ – dice il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè – spesso con pregiudizio, e anche utilizzando a pretesto avvenimenti del tutto avulsi dal contesto di competenza comunale come i recentissimi strafalcioni su alcuni cartelli stradali, si prospetta come una pratica ricorrente anche nel 2025 come lo è stata nel 2024″.
Il primo cittadino non ha dubbi: “A fronte di ciò non intendiamo demordere affatto, né scoraggiarci, né inseguire ogni polemica o invettiva sterile e per nulla costruttiva. ‘Agrigento Capitale italiana della Cultura’ è una partita, e noi abbiamo deciso di giocare per vincere. Dopo la designazione e la programmazione, la partita è appena iniziata”.
Miccichè rilancia: “Attendiamo a breve il presidente Sergio Mattarella e il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Sugli spalti, come per ogni partita che si rispetti, vi sono coloro che tifano a favore e altri contro. Noi giochiamo puntando dritti verso la rete, senza distrazioni. Al termine, il risultato sarà l’unico giudice”.