PALERMO – Nessun colpevole per omicidio. Regge solo l’ipotesi del tentativo. Risultato: niente ergastoli al processo per la faida fra Favara, in provincia di Agrigento, e Liegi in Belgio. Al carcere a vita erano stati condannati Antonino e Calogero Bellavia.
Il primo, assistito dall’avvocato Giuseppe Barba, è stato assolto del tutto. Rispondeva dell’omicidio di Mario Jekelich commesso in Belgio. Mentre il secondo, difeso dagli avvocati Michele Giovinco e Giorgio Vianello, passa dal fine pena mai a 20 anni per il tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Distefano a Favara. Era stata la stessa procura generale a chiedere la revoca degli ergastoli.
La Corte di assise di appello presieduta da Angelo Pellino ha assolto Calogero Ferraro, difeso dall’avvocato Giovanni Rizzuti. Non ha retto l’accusa che facesse parte del clan Bellavia e che avesse partecipato al tentato omicidio di Nicotra e Distefano.
Queste le altre condanne: Carmelo Nicotra 3 anni, 9 mesi e 10 giorni (scampò all’agguato del 2017 a Favara, ma nulla disse sui killer), Gerlando Russotto 5 anni e due mesi per spaccio di droga, l’imprenditore Salvatore Vitello 4 mesi per favoreggiamento (avrebbe aiutato Nicotra a nascondere e incendiare la macchina utilizzata per accompagnare Nicotra in ospedale).
Una scia di sangue scosse Favara e Liegi. Fra il 2016 e il 2018 ci furono quattro omicidi e altrettanti agguati falliti. Due gruppi si contendevano i traffici internazionale di stupefacenti. Già in primo grado erano cadute le accuse per gli omicidi di Emanuele Ferraro e Carmelo Ciffa, assassinati a Favara nel 2018 e 2016. A scatenare la violenza l’assassinio di Carmelo Bellavia, padre di Calogero, avvenuto nel 2015.