AGRIGENTO – Ripartire da quanto di buono si è fatto nella prima gara della serie, ma anche imparare dagli errori che sono costati caro nel secondo episodio della sfida “made in Fortitudo”. Agrigento vola a Bologna dopo le due partite disputate davanti al proprio pubblico, che hanno portato una splendida vittoria sospinta dalle ali dell’entusiasmo di qualche piccola rivalsa da prendersi (ricordate le parole del ‘signor Kontatto’?), ma anche una sconfitta sul filo di lana derivata soprattutto da qualche scelta sbagliata in attacco, dettata in parte dal buon lavoro difensivo della compagine ospite. Si lascia la Sicilia per approdare in una delle cattedrali della storia del basket italiano, quel PalaDozza che nel frattempo è stato denominato Land Rover Arena (segno dei tempi che cambiano) e che negli anni passati ha ospitato la gloriosa Fortitudo Bologna tra le cui fila hanno militato fenomeni del calibro di Myers, Galanda, Belinelli, Basile.
Ma non c’è tempo per lasciarsi abbagliare dal panorama o per farsi trasportare dalla propria presenza in un vero e proprio tempo della pallacanestro nazionale. La Moncada Agrigento deve portare avanti una missione ben definita, e divenuta possibile in base a quanto si è visto nelle due gare giocate nel catino di Porto Empedocle. Gli uomini guidati da coach Franco Ciani vogliono portare a casa almeno una vittoria nelle due gare in programma al PalaDozza, in modo da poter già disporre di un matchpoint tra un paio di giorni in gara4 – qualora il successo dovesse arrivare già questa sera – oppure per giocarsi tutte le proprie chances di approdare ai quarti di finale la prossima settimana, ancora davanti al proprio pubblico, qualora le due Fortitudo dovessero dividersi la posta in palio in quel di Bologna. La storia delle due partite disputate al PalaMoncada ci hanno parlato di due formazioni molto attente soprattutto a mettere una pezza contro le stelle dei rispettivi rivali: da una parte le proprietà balistiche di Piazza ed Evangelisti e l’energia dei lunghi, in particolare Buford che cercherà di farla ancora da padrone; dall’altra l’imprevedibilità di Candi, la qualità di Legion e l’energia di capitan Mancinelli.
Sarà una partita, anzi una doppia partita che si deciderà ancora una volta sui dettagli. Si tratta di una serie particolarmente equilibrata, forse più di quanto si attendessero in casa Kontatto Bologna ma certamente come ci si poteva attendere in base alla qualità dei due roster. E Franco Ciani fa capire che servirà aggressività in difesa e lucidità in attacco per riuscire nell’impresa: “Nei playoff partite a basso punteggio sono un’eccezione, di solito si tengono le mani addosso e si gioca con grande intensità. Dobbiamo chiaramente partire da un elemento positivo, ovvero che anche in gara2 Agrigento è riuscita a giocare questo tipo di pallacanestro contro una squadra che l’anno scorso ha praticamente insegnato a tutti questo tipo di pallacanestro. Le difese hanno dominato gli attacchi, era difficile sviluppare trame di gioco e le percentuali lo confermano. È raro vedere una squadra vincere dopo aver tirato con il 38% dal campo. Questa è la pallacanestro che si vede ai playoff, siamo stati bravi a rientrare in partita e sarebbero bastati un paio di episodi per vedercela giocare fino all’ultimo possesso. Gara2 l’ha vinta chi l’ha controllata in maniera costante, così com’è accaduto in gara1. Siamo in parità, andremo a fare a Bologna due partite e cercheremo di vincerne almeno una, è il nostro obiettivo in vista di una gara5 da giocare qui”.