I forestali, ufficialmente da oggi, si occuperanno della cura e della manutenzione dei beni culturali di tutta la Sicilia in funzione anti incendio. A dare il via all’operazione una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans a cui sono intervenuti i quattro assessori firmatari di un protocollo d’intesa: Amleto Trigilio, assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Alessandro Aricò, assessore all’Ambiente e territorio, Francesco Aiello, alle Risorse agricole e alimentari, e Claudio Torrisi all’Energia.
In base alle dichiarazioni di Alessandro Aricò, sarà direttamente il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, ad autorizzare e finanziare il progetto inter assessoriale e quindi a pagare le migliaia di forestali che, una volta terminato il servizio principale di tutela e spegnimento incendi, dalla seconda settimana di ottobre e per tutto il mese di novembre si prenderanno cura dei beni culturali siciliani.
Nello specifico saranno i circa sette mila forestali esperti nell’anti incendio, i cosiddetti “centocinquantunisti”, ovvero che attualmente prestano un servizio di 151 giornate lavorative, a consentire l’aperura di tutti quei siti archeologici che, a detta dell’assessore Amleto Trigilio “vista la situazione economica in cui versa la Regione, correrebbero il rischio di rimanere chiusi”.