AGRIGENTO – Ad una settimana dalla salvezza ottenuta all’ultimo respiro, l’Akragas fa i conti con un futuro non chiaro che potrebbe ripresentare lo stesso copione dello scorso anno, quando le incertezze societarie hanno costretto quasi tutti ad andare via, in cerca di una nave più salda. Anche in questa estate che si preannuncia infuocata dal punto di vista societario, non è affatto calmo il mare sul quale naviga la corazzata biancazzurra capace di ottenere la salvezza con in campo giocatori giovanissimi e sulla panchina un allenatore di carattere che ha forgiato una squadra a sua immagine e somiglianza.
Il timoniere biancazzurro potrebbe essere il tassello dal quale ripartire, ma nella società biancazzurra urgono investitori e investimenti. L’investitore di maggioranza infatti, Marcello Giavarini, che ha garantito il regolare svolgimento del campionato grazie ad uno sforzo economico non indifferente anche dopo il suo addio annunciato, con molta probabilità, non farà più parte della società, anche se ha lasciato aperto un margine di speranza nel rimanere come socio o sponsor di maggioranza, magari con un posto in società. Nonostante il suo contributo (economico e di consigliere) servirebbe anche altro per poter ricominciare ancora una volta il campionato tra i professionisti, serve un’altra società in grado di sostenere i costi dispendiosi della terza serie nazionale. Ad oggi però il presidente Silvio Alessi insieme ad altri dirigenti, lavorano nel massimo riserbo, ma questo rappresenta il nodo cruciale da sciogliere prima di poter parlare di riconferme e addii.
Un altro nodo di non poco conto è quello dell’illuminazione dello stadio Esseneto: impossibile infatti un’altra deroga da parte della Lega, l’impianto dovrà essere fatto durante l’estate per poter cominciare a giocare anche con le luci. Superate le vicissitudini burocratiche dello scorso anno, adesso la società biancazzurra ha tutto in mano per poter mettere in pratica il progetto chiuso nel cassetto da troppo tempo.
