AGRIGENTO – Si chiude nel peggiore dei modi una settimana tribolata per l’Akragas culminata con la sconfitta contro la Virtus e cominciata con un ultimo giorno di mercato che ha visto andare via i pezzi pregiati della squadra biancazzurra dopo la riduzione al minimo del budget della squadra. I nuovi acquisti infatti, che pur non hanno demeritato, sembrano non essere i giusti rinforzi per riuscire ad evitare i playout in una classifica che si fa sempre più pericolosi se non arrivano le vittorie. La questione si fa difficile analizzando il calendario il calendario dei biancazzurri che domenica dovranno affrontare il Catania del grande ex Pino Rigoli, poi la trasferta contro la diretta avversaria contro il Catanzaro di Zanini e Gomez in terra calabrese e poi la sfida all’Esseneto contro una delle potenze del campionato contro il Foggia, prima di due ardue trasferte come quella di Andria e Taranto.
Il traguardo sembra ancora possibile viste le numerose squadre che lottano per non retrocedere, a preoccupare sono però le lacune di una squadra che accusa diversi problemi in attacco soprattutto dopo l’addio dei due goaleador biancazzurri Zanini e Gomez. Nonostante il cuore e la grinta messe in campo nelle ultime due gare contro Fondi e Paganese, manca il gioco ad una squadra che nell’ultimo mercato si è indebolita, acquistando un attaccante Kralic, che ancora oggi non ha avuto modo di dimostrare il proprio valore ma che però potrebbe non bastare per risolvere i problemi della squadra. A centrocampo infatti manca qualcuno che riesca a costruire gioco servendo gli attaccanti, e il gioco di “difesa ad oltranza” per ripartire in contropiede non premia se non si hanno i giocatori giusti per dare il via ad azioni d’attacco.
Il risultato è che contro la Paganese la squadra allenata da Lello Di Napoli è rimasta intrappolata nella propria metà campo sin dai primi minuti rischiando il tracollo se non fosse stato per l’imprecisione degli attaccanti della squadra pugliese. A mercato chiuso la situazione non è delle migliori ma il primo a credere nella salvezza e a mettere l’anima nel suo lavoro è l’allenatore biancazzurro che, contro tutto e tutti, continua a portare avanti una delle squadre più giovani, se non la più giovane, del campionato di Lega Pro.