09 Novembre 2012, 15:51
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Al Assad ha ribadito, infatti, con fermezza di non essere un burattino in mano agli occidentali e ha chiarito inoltre che un’eventuale invasione straniera in suolo siriano, qualora dovesse avvenire, avrebbe delle ripercussioni devastanti per tutto il mondo, ricordando in numerosi passaggi del suo discorso le parole pronunciate da Gheddafi alla vigilia dell’invasione Nato in Libia.
Al Assad si descrive, infatti, come l’ultimo baluardo laico del mondo mediorientale nonché come unico esempio di coesistenza e stabilità nella regione. Contemporaneamente però continuano gli scontri al confine con la Turchia dove un ragazzo ed una donna sono stati feriti da colpi d’arma da fuoco durante una rappresaglia tra lealisti e ribelli nella provincia turca di Hatay.
Situazione in bilico anche sul fronte internazionale dove la Turchia, per la seconda volta in meno di un mese, ha ordinato l’atterraggio di un aereo decollato dall’Armenia e diretto proprio in Siria per controllarne il carico. Quello che il governo turco teme infatti è che la Russia rifornisca clandestinamente di armamenti la Siria tramite le rotte commerciali ordinarie o tramite falsi carichi di aiuti umanitari. Dalla Croce rossa internazionale infine giungono notizie allarmanti. L’emergenza umanitaria sarebbe giunta infatti ad un livello talmente critico da non riuscire più a farvi fronte.
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09 Novembre 2012, 15:51