CATANIA – Sarà il capolavoro pirandelliano “Sei personaggi in cerca di autore” con la regia e adattamento di Michele Placido ad aprire il 17 ottobre la nuova stagione del Teatro Stabile di Catania che, dopo la grave crisi economica, si rimette finalmente in moto. Lo scopo è ridare lustro allo storico ente restituendogli, poco a poco, il prestigio e la gloria di un tempo. Non sarà facile, di certo, ma le condizioni oggi ci sarebbero come ha specificato l’assessore regionale al Turismo e spettacolo Anthony Barbagallo, intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo cartellone artistico 2017/18.
“E’ stata appena firmata la convenzione – ha dichiarato Barbagallo nella sala del teatro Verga di Catania dinanzi una folta platea.- che darà la possibilità di definire il percorso del Firs (fondo unico regionale per lo spettacolo) e di rimettere i conti a posto consentendo il salvataggio del teatro. Ci sono tutte le condizioni affinché questo teatro, dalla storia straordinaria e autorevole, abbia un futuro altrettanto prestigioso”, ha detto Barbagallo.
Il percorso di risanamento del teatro, così come la nuova programmazione artistica, è stato avviato dall’ex commissario Giorgio Pace (braccio fidato di Barbagallo) che ha infatti da poco terminato il suo compito. I guai giudiziari del teatro (rimasto per diverso tempo ostaggio d’interessi clientelari) viaggerebbero insomma verso la risoluzione. Ma d’ora in avanti nessuno errore sarà più consentito. Spetterà al nuovo Cda dell’ente presieduto dal neo presidente Carlo Saggio, figura illustre del panorama catanese e capo della Compagnia delle Opere, portare avanti la delicata operazione. I nuovi vertici starebbero già lavorando ai prossimi obiettivi fra cui il bando pubblico per la nomina del nuovo direttore artistico.
Fra gli intervenuti quest’oggi, Lina Scalisi la vicepresidente del Cda dello Stabile, professoressa di Storia Moderna all’Università degli Studi di Catania, e molto vicina sul piano intellettuale al noto editore Mario Ciancio con cui condivide la passione per l’arte e la cultura. “Dopo le stagioni complicate messe alle spalle – ha spiegato la Scalisi – questo teatro si prepara a vivere nuove importanti fasi. Un teatro che ha delle ambizioni già manifeste nel programma messo a punto dal commissario Pace. C’è una ricorrenza importante come il centenario dalla morte di Pirandello, un autentico evento per il panorama teatrale nazionale”. Il teatro Stabile etneo già nel 2016 aveva iniziato i festeggiamenti per celebrare l’ottantesimo anniversario della morte del grande drammaturgo, proseguendo quest’anno nel cento cinquantenario della nascita”.
Il teatro Stabile offrirà sei produzioni quest’anno, e 13 titoli. “Ringraziamo Placido – ha detto ancora la Scalisi – che ha accettato la sfida di realizzare qui a Catania questa importante opera. E’ segno di una grande ripresa della nostra città e del nostro teatro. Puntiamo molto ai giovani, riteniamo che il teatro rivesta un importante ruolo formativo per le nuove generazioni. È uno degli obiettivi del nostro Cda”.
La scelta di Placido affonda le radici nel suo grande amore per la città di Catania insieme alla passione per Pirandello. “Mi trovo ora allo Stabile di Catania con questa enorme opportunità di potermi esprimere su un testo che, a mio modo di vedere, è il più straordinario del drammaturgo di Girgenti, il più rivoluzionario. Credo che sia il testo più desiderato fra quelli di Pirandello. “Non è facile recitare Pirandello perché una cosa è essere personaggio altra è essere maschera. Ed è difficile da metter in scena, noi abbiamo cercato di farlo e sono intanto molto orgoglioso di questa compagnia teatrale”.
Il regista nell’allestimento dello spettacolo immagina la sala Verga “spiata” dal sestetto dei “personaggi” che animano un metateatro pieno di suggestioni soprannaturali. “Proprio durante la rappresentazione – nota Michele Placido – emergeranno aspetti maledetti e fondamentali allo stesso tempo. E si spiega perché una siffatta famiglia è in cerca di un autore, il suo autore primario, Pirandello, che li ha rifiutati. Rifiutati perché atterrito dall’idea di alimentare questi personaggi e definirli, tanto scandalosa era la loro storia. Trovo sia presente, allo stesso tempo, un senso di ribellione da parte dei personaggi, che appunto andranno in cerca di un autore e, nel nostro caso, di una Compagnia che sta provando a mettere in scena un teatro che parla delle drammaticità della società di oggi, di temi quali: il femminicidio, le morti bianche o anche l’impossibilità di un legame sentimentale, dovuta all’alienazione dell’uomo moderno, dell’uomo contemporaneo”.
Una carriera costellata di successi, ma per Placido il teatro rimane il primo grande amore. “E la messinscena vuol essere al contempo un esplicito omaggio alla prestigiosa storia dello Stabile etneo. Il Teatro Stabile di Catania – sottolinea Michele Placido – ha un retaggio che tutti conosciamo, importante per il percorso compiuto negli anni, punto di riferimento non solo del teatro siciliano ma anche nazionale, con grandissimi spettacoli e attori. Accanto a me in Sei personaggi tutti attori siciliani, per lo più catanesi, ai quali mi sento molto vicino perché hanno qualcosa che riflette con forza il pensiero pirandelliano, sono umoristici, sottili, intelligenti, hanno la pasta giusta per dare vita alla mia idea di messa in scena. Gli attori si scontrano con la realtà pirandelliana che è un po’ quello che accade anche oggi”.
Fra le attrici protagoniste anche la catanese Guia Jelo. “Ringrazio Placido per avermi voluta in questo spettacolo. Sono felice e lo ringrazio perché la sua regia è un’opera d’arte. E’ sempre una sorpresa lavorare al suo fianco”.
Fra le ulteriori produzioni in programma per la nuova stagione si annoverano, Un momento difficile di Furio Bordon, che verrà messo in scena per la prima volta, protagonista Massimo Dapporto, regia di Giovanni Anfuso; Il giuramento di Claudio Fava; Il giocatore, coprodotto con il Teatro Bellini di Napoli; In attesa di giudizio, ultima opera del regista e scrittore Roberto Andò; ci sarà anche la collaborazione con il teatro Neon con lo spettacolo Invasioni. Ad aprire invece la serie delle produzioni ospiti dello Stabile, fra gli altri, sarà Emma Dante con Bestie di scena, in cui l’autrice-regista evidenzia la crisi dell’attore. Una giornata particolare, pluripremiata sceneggiatura cinematografica di Ettore Scola; Lunga giornata verso la notte di Eugene O’Neill; Una delle ultime sere di carnevale di Beppe Navello e molte altre.
Tra le novità in programma il “Progetto Scuola”, destinato alla formazione e fruizione del teatro per le nuove generazioni e le iniziative finalizzate all’inclusione sociale. Si tratta di un percorso ideato e curato da Massimo Tamalio, che cura l’organizzazione generale del teatro Stabile. “Noi vogliamo che questo modo di fare teatro diventi una caratteristica dello Stabile”, ha dichiarato Tamalio.