Alla sala Magma di Catania| "Il processo a Mao Tse Tung" - Live Sicilia

Alla sala Magma di Catania| “Il processo a Mao Tse Tung”

Ecco il nuovo appuntamento dell’ensemble artistico librinese no-profit “Terre Forti”, che stavolta gioca e ironizza con la storia e gli “ideali traditi”. Quelle “utopie” che hanno agitato masse e acceso rivoluzioni, finendo poi, però, con il divenire la negazione di esse stesse, dei principi cui si ispiravano. E così, per parlare del comunismo cinese, ecco la narrazione di ciò che è accaduto…dopo il trapasso di Mao. E più precisamente, della “strana lotta” accesasi tra il Padreterno e il Diavolo, decisi a litigarsi l’anima del “Quattro volte grande”.

Per farlo, tornano in scena Gino Epaminonda ed Alfio Guzzetta, accompagnati dalla cristallina chitarra e dalla forte voce del cantautore Gregorio Lui. In quello che è quindi un “gioco teatrale” in forma di recital, vedremo avvicendarsi personaggi della storia ed ultraterreni, alternando divertimento e riflessione, narrazione, poesia, e musica.

Ecco lo spettacolo in una nota della Direzione Artistica: “La storia dell’uomo è pregna di momenti utopici. Uomini che hanno vissuto un ideale e per questo hanno lottato tutta una vita. Ma quanti di questi ideali, nel loro procedere, hanno mantenuto quello spirito iniziale? Quanti hanno realizzato il sogno? E quanti, alla fine, non sono stati stravolti da interessi di potere? Non solo: quante di queste utopie, sotto l’alibi di una “santa” idea, non hanno prodotto che tragedie sociali, distruzioni, stragi? Il tema comporterebbe lunghi dibattiti, discussioni, approfondimenti. Ma sarebbe una cosa molto seria e la vita, forse, va vissuta con più leggerezza. Per questo abbiamo pensato al gioco. Un gioco a tratti amaro, ma proposto con un pizzico di distacco, di ironia e di sano – speriamo – divertimento. Anche per Mao finisce il soggiorno terreno e al momento del distacco è costretto a passare al vaglio della giustizia divina. Ma il Padreterno è buono e interpreta a modo proprio la rivoluzione maoista facendo santo il nostro eroe. Ma che volete, non tutti la pensano allo stesso modo e ciò porta a qualche scontro! Anche il diavolo avanza i suoi diritti su Mao, suscitando un dibattito che, tra il serio e il faceto, mette in evidenza istanze che l’uomo, dalla sua nascita, porta avanti. Chissà, alla fine, quale sarà la risposta!”.


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