Sarà dura, molto dura. Altri tre gol, un’altra sconfitta, un’altra prestazione senza carattere, senza qualità, un’altra prestazione che deprime e preoccupa ancora di più l’ambiente. Il Palermo viene umiliato da una Lazio che con il minimo sforzo ha raggiunto il massimo risultato: 3-0 secco, convincente, contro un Palermo distrutto mentalmente e senza forma. Davvero troppo poco, Sannino dovrà in queste settimane lavorare molto, cercare di far capire ai suoi uomini che in serie A occorre avere grinta, determinazione, occorre avere carattere, e questo Palermo non ha nessuna di queste qualità. Male tutti in questa triste serata romana: da Ujkani, forse ancora immaturo per la massima serie, alla difesa con Cetto e Von Bergen friabili e poco reattivi. Si è perso anche Miccoli, lottatore ma solo contro tutti. Serve una scossa, ma non si deve parlare di esoneri e allenatori sulla graticola, perché questa squadra – se non si guarda allo specchio e capisce cosa realmente vuole – non sarebbe svegliata nemmeno da Mourinho.
La cronaca. Tutto confermato per Sannino, con Kurtic e Bertolo in mezzo, l’esordio dal primo minuto per Giorgi e la coppia Miccoli-Ilicic in avanti. Nella Lazio, Klose è recuperato, Mauri è a supporto. Il Palermo inizia con personalità e dimostra inizialmente di essere più pimpante rispetto alla prima uscita; la Lazio attacca soprattutto sull’out di sinistra, ma Garcia è bravo a non farsi sorprendere. Al 16’ bella azione del Palermo, Bertolo conclude in porta, di poco alto. Dal 20’ in poi però la formazione di Petkovic occupa la metacampo rosanero, cambia tutto: cross a getto continuo e difesa palermitana in apnea. Al 40’ Lazio avanti: Cetto e Giorgi ne combinano di tutti i colori e Klose da buona posizione batte Ujkani, 1-0. Ripresa, un minuto e già la Lazio rischia di raddoppiare con Biava che di testa impegna Ujkani, flipper in area e per poco non arriva il 2-0. La Lazio ha troppa facilità nell’arrivare in porta, rosanero senza mordente e senza pressing. Così non si fa strada e infatti la Lazio raddoppia con una gran sventola di Candreva dalla distanza, Ujkani potrebbe sicuramente fare meglio, ma la palla s’infila all’angolo. Sannino cambia, fuori Miccoli e Kurtic, dentro Hernandez e Dybala. La storia non cambia, il Palermo ha palese difficoltà ad azzeccare due passaggi consecutivi, è un’agonia – per chi è tifoso – vedere giocare in questo modo la squadra rosanero. La Lazio fa accademia, quasi un allenamento infrasettimanale, l’unico lampo lo da Dybala che sfiora la rete. Al minuto 83 arriva anche il tris biancoceleste: Klose servito in area “scherza” con Von Bergen e batte facilmente Ujkani. 3-0 e tanti pensieri nella mente.
