All'Ucciardone si produrrà la pasta | Saranno assunti i detenuti - Live Sicilia

All’Ucciardone si produrrà la pasta | Saranno assunti i detenuti

Dentro la casa circondariale nascerà un piccolo pastificio.

'Giglio Lab'
di
2 min di lettura

E’ stata firmata ieri, presso gli uffici amministrativi della Casa di Reclusione Ucciardone di Palermo, in via Enrico Albanese 3, alle ore 09:30, in presenza della Direttrice Rita Barbera e dell’Amministratore della società Giuseppe Giglio, la convenzione che permetterà alla Giglio Lab s.r.l. di produrre pasta secca all’interno del carcere, utilizzando mano d’opera individuata tra i detenuti.

La mission di questa iniziativa è rappresentata non solo dall’inserimento lavorativo dei detenuti coinvolti ma anche e soprattutto dalla possibilità di creare una nuova impresa autonoma e competitiva sul mercato della produzione di pasta secca.

Si tratterà di un pastificio di piccole dimensioni vocato alla produzione di pasta secca a lenta essiccazione di altissima qualità. La capacità produttiva del pastificio sarà in via previsionale di circa 100 kg/ora di pasta secca in diversi formati e in diverse categorie commerciali, dalla produzione con semola integrale alla pasta di semola di grano duro siciliano a quella prodotta con la semola ottenuta dalla molitura a pietra di varietà autoctone di grano.

Tutto il processo di selezione e trasformazione delle materie prime sarà sotto l’attenta ed esperta supervisione del Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”, un ente di ricerca con personalità di diritto pubblico (i cui soci fondatori sono l’Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana, la Cooperativa Agricola Valle del Dittaino, il Centro Studi Operativi Tecnici ed Economici Nino Zizzo e l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo – Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica).

L’impresa, che nasce dall’esperienza trentennale del Pastificio Giglio, ha preso il nome di “Giglio Lab” perchè vuole configurarsi come un laboratorio di sperimentazione tecnica e di materiali, di sperimentazione sociale, di sperimentazione alimentare, culturale ed educativa.

Amministratore della società è Giuseppe Giglio, figlio dell’imprenditore Mimmo Giglio, che ha fondato questa nuova realtà con l’obiettivo non solo di assumere i detenuti e contribuire al loro processo di rieducazione in carcere, ma anche di contribuire alla nascita di un nuovo marchio produttivo che potrebbe contemporaneamente diffondere la grande qualità del grano duro siciliano ed un forte messaggio sociale. Una delle iniziative di questo laboratorio di sperimentazione sarà anche quello di creare dei libri illustrati per bambini per diffondere le proprietà nutritive e il possibile utilizzo del grano duro e dei sui derivati. L’impegno e la scommessa degli imprenditori coinvolti, infine, è anche quello che tale progetto possa diventare un modello di buone prassi replicabile in altri istituti di pena.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI