Alta tensione sul rendiconto| Orlando "furioso" coi revisori - Live Sicilia

Alta tensione sul rendiconto| Orlando “furioso” coi revisori

Il sindaco resta in silenzio, ma è gelo con Sinistra Comune.

PALERMO – “Non si è mai fatto mettere all’angolo da nessuno, figuriamoci se lo farà adesso”. Il riferimento è a Leoluca Orlando e le parole sono di chi lo conosce bene e sa che il sindaco di Palermo, nonostante la relazione dei Revisori dei Conti sul rendiconto 2017 abbia dato una “valutazione non positiva”, è pronto a lottare come un leone.

Venerdì scorso il collegio guidato da Marcello Barbaro ha trasmesso il suo parere e per il Professore non è stata una bella notizia: passando in rassegna la situazione del Comune, i Revisori hanno elencato rilievi e prescrizioni da far tremare i polsi. La replica del primo cittadino è stata diplomatica, ma non troppo: ha parlato di problemi “noti” e ha provato a difendersi snocciolando gli aspetti positivi della relazione e assicurando che le somme per superare i disallineamenti con le partecipate saranno nel prossimo bilancio di previsione. Ma, al di là della nota, il sindaco non ha convocato conferenze stampa, né sono arrivate altre prese di posizione della giunta. Un “silenzio” riempito dalle dichiarazioni dei partiti che, per più di un giorno, non hanno lesinato comunicati stampa e prese di posizione: dalle opposizioni alla maggioranza è stato un coro di voci, seppur da posizioni diverse.

Le indiscrezioni vogliono che Orlando sia furente con i revisori dei conti, “colpevoli” di essere andati oltre il loro ruolo. La difesa del Professore si basa sul filo del diritto: se la legge richiede per il previsionale un parere del collegio, per il rendiconto invece è prevista solo una “relazione”. I revisori quindi, secondo questa tesi, avrebbero espresso una valutazione non richiesta; è anche vero però che, per prassi consolidata, anche le relazioni ai consuntivi si concludono con una valutazione che in questo caso non è stata positiva. Ma il sindaco punterebbe anche su un altro aspetto: l’ultima pagina della relazione, quella delle “conclusioni”, esordisce con l’attestazione, da parte dei revisori, della “corrispondenza del rendiconto alle risultanze contabili della gestione” e, solo dopo alcune righe, si cita la valutazione non positiva. Una contraddizione, secondo la visione di Orlando e dei suoi più fidati collaboratori, visto che se si certifica la corrispondenza alle risultanze contabili, cioè se si dice che i conti sono veritieri e gli equilibri rispettati, non si dovrebbe poi esprimere un parere negativo. “Nessuno può dire che il parere sia formalmente negativo – spiegano gli orlandiani – I revisori hanno esercitato un loro diritto, ma in un modo che ha generato confusione e polemiche”. Insomma, scrivere esplicitamente che la valutazione non è positiva, basandosi su elementi già noti, avrebbe creato problemi di non poco conto anche di natura politica che adesso toccherà al Professore gestire.

Quello più grande è legato alla maggioranza. Se Sicilia Futura è rimasta in silenzio e il Partito Democratico è stato più attendista, Sinistra Comune invece ha rotto gli indugi e chiesto a chiare lettere una riunione di maggioranza ponendo un problema politico. Barbara Evola, presidente della commissione Bilancio, ha anche convocato per mercoledì l’assessore Gentile e il Ragioniere generale, cosa che, dicono i ben informati, non sarebbe stata molto gradita dalle parti di villa Niscemi. La relazione dei revisori, del resto, è arrivata proprio nel bel mezzo di una trattativa sul rimpasto, una fase in cui i rapporti tra alleati sono inevitabilmente più critici, e ha rappresentato la miccia che ha fatto esplodere le tensioni interne. Il sindaco non sarebbe disposto a mischiare i due piani, quello della nuova giunta e quello del rendiconto, ma non è un mistero che sia rimasto amareggiato dalle polemiche di questi giorni e che sia “arrabbiato” con Sinistra Comune.

“Noi abbiamo posto un problema politico serio e aspettiamo una risposta – spiega però Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune – Il sindaco è arrabbiato con noi? Non ci risulta perché non ci ha detto nulla, ma semmai siamo noi a essere arrabbiati per la situazione che si è venuta a creare. Il punto è che manca la politica: in consiglio comunale votiamo delibere senza sapere cosa ne pensa la giunta, senza che gli assessori siano in Aula e il caso della relazione dei revisori è emblematico. Si tratta di una bomba sul consiglio comunale, visto che non approvare il rendiconto significherebbe andare allo scioglimento del Comune mentre approvarlo metterebbe a repentaglio i consiglieri”. Catania punta il dito contro la mancanza di una linea politica chiara e conferma la richiesta di un vertice di maggioranza: “Il contraddittorio con i revisori doveva avvenire prima della relazione, bisognava fornire tutti gli elementi utili perché la valutazione fosse positiva: nella scorsa sindacatura non sarebbe successo quello che è accaduto stavolta, c’è incapacità di governare i processi. Barbara Evola ha agito correttamente”.

Una tensione che al momento non accenna a scemare: in questi giorni non ci sono stati contatti diretti tra il sindaco e Sinistra Comune, ma è chiaro che la questione della tenuta della maggioranza andrà affrontata al più presto. Il rendiconto ora arriverà a Sala delle Lapidi e sarà lì che Orlando dovrà dimostrare di poter contare ancora sui partiti.

 


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