Altro che tagli: sì al referendum|per far nascere un altro Comune - Live Sicilia

Altro che tagli: sì al referendum|per far nascere un altro Comune

L'assessorato delle Autonomie locali vara il decreto: il 2 ottobre si vota per togliere pezzi ai Comuni di Belpasso, Camporotondo, Misterbianco e Motta Sant'Anastasia e far nascere un nuovo ente locale, quello di Piano Tavola. Sullo sfondo, l'eterno scontro fra Lombardo e Firrarello.
In provincia di Catania
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Altro che tagli agli sprechi. L’assessorato delle Autonomie locali, guidato da Caterina Chinnici, ha sfornato il decreto che autorizza il referendum sulla costituzione del nuovo Comune di Piano Tavola, in provincia di Catania, per la gioia del comitato promotore guidato da Franco Zitelli, pupillo autonomista di Raffaele Lombardo. E all’improvviso la lotta per il territorio si trasforma in scontro politico: gli autonomisti per creare il nuovo Comune devono sottrarre il territorio alla cittadina di Belpasso, roccaforte storica del centrodestra guidata dal sindaco Alfio Papale. Un uomo di Pino Firrarello.

La creazione del nuovo Comune di Piano Tavola potrebbe passare alla storia come la battaglia del fico d’india contro il pistacchio: la prima è una delle poche piante scampate alla cementificazione dell’area industriale di Piano Tavola, il secondo è il frutto tipico delle contrade governate dal senatore del Pdl Pino Firrarello, l’uomo che Berlusconi considera una “quercia”, ma che stavolta, nello scontro con Raffaele Lombardo, rischia di perdere la terra sotto i piedi.

Un progetto autonomista in piena regola: l’area industriale situata tra Misterbianco, Camporotondo e Belpasso può diventare un nuovo Comune di circa cinquemila abitanti. E gli azzurri dormono sonni poco tranquilli, tanto che l’assessore di Belpasso Giovanni Rapisarda (Pdl) ha contattato Livesicilia allarmato. “Se il nostro territorio viene frazionato e nasce il nuovo Comune di Piano Tavola – afferma – rischiamo di perdere l’83% delle entrate. Abbiamo contratto mutui milionari per riqualificare le nostre periferie. Chi li pagherà?”. Sulla carta quel tratto lambito dalla tangenziale e dal binario della Ferrovia Circumetnea comprende quattro Comuni: Belpasso, Camporotondo, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia. Addirittura ci sono case che hanno il bagno a Belpasso e la cucina a Misterbianco. Poco importa se sul posto è presente soltanto una scuola elementare: si tratta di una zona ricca di fabbriche, concessionarie, ipermercati. Terra che vale oro, una leccornia per affari presenti e futuri. Ancora Rapisarda: “La verità – dice – è che dietro a questa operazione l’ombra delle speculazione edilizia è sempre più invadente. Nascendo un nuovo Comune, si vocifera di un nuovo piano regolatore per cementificare tutte le zone incolte della Piana di Catania. Un affare del valore incalcolabile a due passi dalla tangenziale”.

La data del referendum è stata fissata. L’appuntamento è per il 2 ottobre. Resta solo da comprendere quali cittadini dei quattro Comuni dovranno e potranno votare. “Non esiste un censimento chiaro della popolazione ricadente in questo territorio di Piano Tavola – prosegue Rapisarda -. Le linee di confine non sono precise e sono tutti in ferie”.

Altro che tagli agli sprechi. L’assessorato di Caterina Chinnici ha sfornato il decreto che autorizza il referendum sulla costituzione del nuovo Comune di Piano Tavola in provincia di Catania per la gioia del Comitato promotore guidato da Franco Zitelli, pupillo autonomista di Raffaele Lombardo. E all’improvviso la lotta per il territorio si trasforma in scontro politico: gli autonomisti per creare il nuovo Comune devono sottrarre il territorio alla cittadina di Belpasso, roccaforte storica del centrodestra guidata dal sindaco Alfio Papale. Corrente Pino Firrarello.

La creazione del nuovo Comune di Piano Tavola potrebbe passare alla storia come la battaglia del fico d’india contro il pistacchio, dove la prima è una delle poche piante scampate alla cementificazione dell’area industriale di Piano Tavola, il secondo è il frutto tipico delle contrade governate dal senatore del Pdl Pino Firrarello, l’uomo che Berlusconi considera una “quercia”, ma che stavolta, nello scontro con Raffaele Lombardo, rischia di perdere la terra da sotto i piedi.

Un progetto autonomista in piena regola: l’area industriale situata tra Misterbianco, Camporotondo e Belpasso può diventare un nuovo Comune di circa 5mila abitanti. E gli azzurri dormono sonni poco tranquilli, tanto che l’assessore di Belpasso Giovanni Rapisarda(Pdl) ha contattato Livesicilia allarmato. “Rischiamo -ha detto Rapisarda- di perdere l’83% delle entrate se il nostro territorio viene frazionato e nasce il nuovo Comune di Piano Tavola. Abbiamo contratto mutui milionari per riqualificare le nostre periferie. Chi li pagherà?”. Sulla carta quel tratto lambito dalla tangenziale e dal binario della Ferrovia Circumetnea comprende quattro Comuni: Belpasso, Camporotondo, Misterbianco e Motta S.Anastasia. Addirittura ci sono case che hanno il bagno a Belpasso e la cucina a Misterbianco. Poco importa se sul posto è presente soltanto una scuola elementare, si tratta di una zona ricca di fabbriche, concessionarie, ipermercati. Terra che vale oro, una leccornia per affari presenti e futuri. Ancora Rapisarda: “La verità è che dietro a questa operazione l’ombra delle speculazione edilizia è sempre più invadende. Nascendo un nuovo Comune, si vocifera di un nuovo prg per cementificare tutte le zone incolte della Piana di Catania. Un affare del valore incalcolabile a due passi dalla tangenziale”.

La data del referendum è stata fissata, l’appuntamento è per il prossimo 2 ottobre. Resta solo da comprendere quali cittadini dei quattro Comuni dovranno e potranno votare. “Non esiste un censimento chiaro della popolazione ricadente in questo territorio di Piano Tavola. Le linee di confine non sono precise e sono tutti in ferie”.


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