PALERMO – Il destino delle società partecipate del comune di Palermo tiene in apprensione partiti e sindacati. L’Amat è infatti sulla graticola per i costi del tram e i buchi di bilancio, ma anche altre aziende (come Rap) non godono di ottima salute. Una situazione che si intreccia con il rinnovo dei consigli di amministrazione, tema ormai all’ordine del giorno. Finora l’unico confermato è quello di Reset, ma solo fino a dicembre.
Il presidente del consiglio, Totò Orlando, ha convocato domani una conferenza dei capigruppo sull’Amat, prevedendo, di concerto col vice Giulio Tantillo, una serie di incontri con gli uffici. Si muove anche la Terza commissione di Paolo Caracausi, che ha convocato per mercoledì il vicesindaco Sergio Marino e gli assessori al Bilancio, Antonio Gentile, e alla Mobilità, Iolanda Riolo. “Sarà un momento utile per fare il punto sulla situazione finanziaria della società – dice Caracausi – e sul suo futuro. Il consiglio comunale non resterà a guardare, è suo compito aiutare il sindaco a risolvere i problemi dell’Amministrazione. Dopo i vertici aziendali, ascolteremo anche i sindacati: ognuno deve fare la propria parte per poter superare i momenti difficili. I palermitani meritano servizi adeguati a costi adeguati, serve il contributo di tutti senza proclami o ricerche di facili consensi”.
Si fanno sentire però anche i sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro al sindaco sul futuro delle aziende: “Vogliamo discutere – affermano Enzo Campo segretario Cgil Palermo, Leonardo La Piana segretario Cisl Palermo Trapani e Gianni Borelli per la Uil – del futuro di queste aziende, a partire dai temi della viabilità con le incertezze sul servizio del tram, quelle legate alla raccolta rifiuti, dei servizi idrici del territorio e della provincia, del gas, del contratto dei lavoratori Reset, e di tutte le realtà legate alle partecipate che destano preoccupazione fra i lavoratori e i cittadini”.
La Cisl in particolare chiede di usare la meritocrazia nel rinnovo degli organismi di Amg e Amap: “Su due settori fondamentali come quello dell’energia e del servizio idrico, occorre massima attenzione e massima cautela, perché a oggi, nonostante le rassicurazioni formali, si palesano forti dubbi sul futuro delle due aziende”, ha detto il segretario generale della Femca Cisl Palermo Trapani, Giovanni Musso, nel corso del consiglio generale svoltosi stamattina a Palermo. “In questi anni Amg e Amap hanno perso occasioni fondamentali di rilancio. A pagare le conseguenze di queste scelte, sono stati i lavoratori e gli utenti. Ancora si può cambiare marcia, ci aspettiamo che la Giunta Orlando voglia farlo”.
Non mancano però le differenze tra i sindacati di categoria. “La Uiltec Uil – dice il segretario regionale Maurizio Terrani – chiede al sindaco di continuare sulla messa in sicurezza di Amap, concretizzatasi con l’affidamento del servizio integrato in 34 comuni della Provincia. Occorre avviare subito le armonizzazioni contrattuali, la riorganizzazione della struttura gestionale, il concorso per il direttore generale e la conferma del cda, oltre alla stabilizzazione dei dipendenti Aps. Per Amg Energia invece chiediamo la messa in sicurezza dell’azienda, a partire dalla gara per la concessione delle reti di distribuzione”.
“Ho incontrato oggi i vertici Amap – dice Sandro Terrani, capogruppo del Mov139 – Amap in questi anni è cresciuta notevolmente, evitando il licenziamento di 200 persone della fallita ApsS. Ad oggi, nonostante il piano industriale prevedesse, nei primi anni, una piccola perdita economica, grazie alle azioni messe in campo dalla società questo non si è rilevato ed i bilanci sono in utile. Amap è l’ente gestore di più del 75% della popolazione della provincia e peranto il servizio non verrà messo a bando, lasciando l’acqua pubblica. E’ pronto il progetto per il trattamento del percolato che sarà fatto ad Acqua dei Corsari, il che renderà l’azienda una multi-utility pubblica. Sono pertanto infondate certe dichiarazioni sulla società, che ad oggi è la terza in Italia”.