“Amat, permessi sindacali salati| Oltre 730mila euro ogni anno”

PALERMO – “E’ davvero salato il conto che l’Amat paga ogni anno per i permessi sindacali: oltre 730 mila euro”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia, Angelo Figuccia, che prosegue: “I circa 1600 dipendenti dell’azienda di via Roccazzo aderiscono a 7 organizzazioni sindacali; grazie ad un accordo interno che risale a quasi 20 anni fa, al 1995, cinque di queste – Cgil, Cisl, Uil, Cisal ed Ugl – hanno a disposizione 630 giorni ciascuna di permessi sindacali l’anno; le altre due – Cobas e Orsa – invece, in base ad un’intesa nazionale del 1998, devono accontentarsi, si fa per dire, di 251 giorni l’una. Sommando tutti questi giorni di permessi sindacali, si arriva alla stratosferica somma di 3652 giorni: in pratica, se per caso tutti i 1600 dipendenti dell’Amat decidessero di usufruire dei permessi sindacali nella stessa data, in quel giorno per la città non circolerebbe nessun autobus. Inoltre, facendo la media di un costo giornaliero pro-capite per ciascun dipendente di circa 200 euro (tra stipendi, indennità vari, oneri previdenziali ed assistenziali, contributi, ecc.), ecco spiegata l’abnorme somma di 730 mila e 400 euro, per intenderci quasi un miliardo e mezzo delle vecchie lire, che ogni anno l’Amat elargisce senza ricevere alcun corrispettivo lavorativo. Somma che naturalmente pagano tutti i contribuenti palermitani, che con le proprie tasse garantiscono la sopravvivenza dell’azienda di trasporto. A rendere ancora più assurda la situazione, è il fatto che in ogni azienda, come ad esempio al Comune, i permessi sindacali sono proporzionati al numero degli iscritti ad ogni sigla. All’Amat, invece, bastano una decina di dipendenti per fare un sindacato. Egregio Leoluca Orlando, tu che il sindaco lo sai fare, non fare come Cetto Laqualunque…, ma batti un colpo e abolisci questi anacronistici e costosissimi privilegi a tanti pseudo sindacalisti”.