Amat, spunta il nome di Cimino| E la maggioranza va in fibrillazione - Live Sicilia

Amat, spunta il nome di Cimino| E la maggioranza va in fibrillazione

Michele Cimino

Malumori di Sinistra Comune, ma Tamajo assicura: "La persona giusta per risollevare l'azienda".

PALERMO – Il nome di Michele Cimino agita le acque della maggioranza orlandiana alla vigilia del Festino di Santa Rosalia. L’ex assessore regionale, infatti, secondo quanto anticipato dal Gds, è la figura indicata da Sicilia Futura per la presidenza dell’Amat, la società che si occupa del trasporto pubblico di Palermo, dopo che il sindaco ha rifiutato quello di Domenico Macchiarella che sarebbe destinato al cda di Amg. Una prospettiva che ha gettato lo scompiglio nella coalizione che sostiene il Professore a Sala delle Lapidi.

I mal di pancia più forti si registrano dentro Sinistra Comune, che avrebbe già puntato i piedi. Il problema non starebbe solo nel metodo, visto che i partiti avrebbero appreso del nome di Cimino dalla stampa, ma soprattutto nel merito: sebbene sia ormai organico al movimento di Salvatore Cardinale, Cimino vanta una lunga esperienza politica per lo più di centrodestra. Un curriculum di tutto rispetto: avvocato, docente, consigliere provinciale ad Agrigento, deputato dal 1996 e più volte assessore nei governi di Cuffaro e Lombardo, giungendo fino alla carica di vice governatore, vestendo la maglia di Forza Italia, Pdl e Grande Sud.

Insomma, un profilo che non va giù a Sinistra Comune che già ieri avrebbe manifestato a Orlando tutta la propria contrarietà, anche perché gli accordi prevedevano che nelle aziende finissero tecnici di area, ma comunque tecnici, mentre Cimino sarebbe l’unico politico (peraltro di peso) a giungere alla guida di una partecipata. Il sindaco si sarebbe limitato a un laconico “vedremo”, ma Sc sembra avere intenzioni bellicose: subito dopo il Festino incontrerà ufficialmente il Professore e lì i nodi potrebbero venire al pettine. Tanto più che la nomina di Mario Butera come presidente di Amg, proprio in quota Sinistra Comune, è slittata per problemi burocratici legati alla convocazione dell’assemblea dei soci. Una fase delicatissima che si intreccia con il risiko della giunta, di cui si dovrebbe iniziare a discutere già la prossima settimana.

Getta acqua sul fuoco Edy Tamajo, che punta sull’avvocato di Porto Empedocle per la sua esperienza in materia di bilanci: “Abbiamo fatto un paio di nomi ed è emerso quello di Cimino – dice il deputato di Sicilia Futura – Stiamo parlando di una persona di grande esperienza e di spessore umano, politico e tecnico. Pensiamo si tratti della figura giusta per risollevare le sorti dell’Amat, adesso tocca al sindaco scegliere”. E sulle polemiche di Sinistra Comune aggiunge: “Noi non siamo abituati a immischiarci nelle scelte altrui, ogni movimento politico ha le sue figure rappresentative che sono indice di professionalità e competenza – continua Tamajo – Cimino è stato assessore alla Programmazione e al Bilancio e noi siamo in grande sintonia col sindaco, con cui ho un rapporto decennale. Però vorrei ricordare che il progetto civico che ha fatto vincere Orlando ha occupato un campo largo, che va da Sinistra comune all’area moderata, riformista e liberale di cui Cimino è espressione. Il curriculum di Cimino? Penso sia anche meglio di quello di Butera, ma non voglio far polemiche. Però Sinistra Comune forse farebbe meglio a occuparsi dei suoi problemi interni”.

L’entourage di Orlando spinge per la nomina di Cimino, così da chiudere immediatamente la partita delle partecipate e aprire quella per la giunta, ma il passaggio potrebbe non essere così indolore. L’accordo che prevede che Amat vada a Sicilia Futura, Amg a Sc e la Rap al Pd è frutto di un accordo complessivo che riguarda anche la squadra degli assessori: un delicato equilibrio che adesso potrebbe essere messo a rischio. D’altra parte, il sindaco avrebbe più di una difficoltà a rifiutare per la seconda volta il nome proposto da Edy Tamajo.

Se Sinistra Comune è alle prese con i mal di pancia targati Amat, dentro il Pd si continua a trattare per trovare una sintesi sul rimpasto di giunta per il quale le trattative entreranno nel vivo dalla prossima settimana. Ad oggi i democratici dovrebbero avere un solo posto, ma il sindaco potrebbe concederne anche un secondo se fossero confermati solo tre degli attuali assessori. La scorsa settimana il gruppo consiliare del Pd si è riunito proprio per parlare dei possibili nomi e quello di Teresa Piccione, in quota Lupo, non troverebbe il consenso di tutti, specie dell’area che fa riferimento a Cracolici. Da qui le tensioni interne: se i posti fossero due il Pd avrebbe vita più facile, ma se l’assessore fosse soltanto uno i dem dovrebbero cercare un nome di sintesi. Impresa assai ardua.

 


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