Amia, guerra di nervi| tra Cammarata e i commissari - Live Sicilia

Amia, guerra di nervi| tra Cammarata e i commissari

comune di palermo
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E’ di nuovo guerra di nervi fra il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, e i commissari straordinari dell’Amia. Un rapporto che non è mai stato idilliaco e che rischia di rompersi ogni volta che l’azienda incontra qualche difficoltà: i commissari diramano un comunicato o rilasciano dichiarazioni alla stampa e puntualmente arriva la risposta piccata e chilometrica del primo cittadino, condita da qualche frecciatina all’indirizzo dei vertici dell’ex municipalizzata.

“‘Amia ricevera’ a fine mese ogni spettanza secondo quanto maturato in ottemperanza al contratto di servizio. Non esiste fondamento alcuno ad ipotesi di riduzione, come da alcuni paventato. Da qualche tempo a questa parte sulle aziende si diffondono con largo anticipo preoccupazioni circa un ipotetico mancato adempimento di obbligazioni del Comune ancor prima che quanto dovuto maturi in relazione alle attivita’ svolte”, dice il sindaco, secondo quanto riporta Adnkronos, che così risponde al grido d’allarme lanciato dai commissari, che hanno comunicato ai sindacati l’impossibilità di pagare i contributi ai lavoratori da novembre per il mancato trasferimento dei fondi comunali.

“E’ il caso di oggi – continua Cammarata – quando per Amia si manifestano timori riguardanti spettanze che saranno dovute dal comune soltanto alla fine del mese. Bagnarsi prima che piova non serve a nessuno e non crea quel clima di serenita’ che invece e’ necessario. Come gli amministratori straordinari di Amia sanno bene, sono in corso con l’azienda trattative, giunte ormai in fase di definizione, concluse le quali, gli eventuali crediti saranno naturalmente onorati al massimo nel prossimo mese di novembre in concomitanza dei trasferimenti erariali al comune di Palermo. I commissari straordinari di Amia sanno perfettamente che per il processo di ricapitalizzazione il comune ha onorato tutte le sue obbligazioni e che il trasferimento dei fondi Fas non potra’ avvenire fin quando non sara’ completato il processo con l’assegnazione del fondo di Bellolampo, per il quale la Regione ha in corso il frazionamento”.

Una smentita in piena regola, che riguarda anche le preoccupazioni sul fronte della mobilità interna di 170 lavoratori di Essemme e i fondi Fas: “Del resto, i fondi Fas non servono certo per la gestione corrente – dice ancora Cammarata – ma solo per gli investimenti che l’Amia dovra’ prima fare e successivamente fatturare. Infine, per quel che riguarda il contratto di servizio, ho detto piu’ volte e in diversi tavoli che da parte mia e dell’amministrazione comunale c’e’ un impegno ad adeguare il compenso secondo quanto emergera’ dagli incontri bilaterali, che sono attualmente in corso di svolgimento e che sono ormai in dirittura d’arrivo. Anche sul fronte della mobilita’ interna i commissari straordinari sono stati informati che il comune ha chiesto un parere al ministero della Funzione pubblica e al ministero dell’Economia. La ragioneria generale dello stato si e’ gia’ espressa positivamente ed informalmente abbiamo appreso che anche l’ufficio legislativo del ministero dell’Economia ha relazionato favorevolmente. Si tratta di attendere la redazione definitiva del parere che ormai riteniamo abbastanza prossima. Credo che sia una scelta responsabile da parte di tutti – conclude Cammarata – non creare allarmismi ma piuttosto lavorare tutti insieme per il bene della citta’”. E adesso la parola torna ai commissari.


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