PALERMO – Conto alla rovescia per le amministrative del 25 maggio. In Sicilia sono 37 i comuni chiamati al voto. Mercoledì scadrà il termine per la presentazione delle liste. Quanto ai candidati sindaco i giochi sono per lo più fatti. Si tratta di un test limitato, che coinvolge circa il 10 per cento della popolazione siciliana. In palio, però, ci sono anche alcuni centri importanti. Il centrosinistra al governo alla Regione si presenta qua e là, come da tradizione, diviso in sfide fratricide. Il centrodestra, da tempo in difficoltà, cerca una rivincita: ma anche su questo versante non mancano le fratture e le alleanza atipiche. L’Udc si divide, alleato qui col centrosinistra lì col centrodestra. Il Movimento 5 Stelle prova a fare da terzo incomodo, anche se il voto amministrativo fin qui non ha mai premiato molto i grillini.
Caltanissetta è l’unico capoluogo di provincia (anche se ormai le province non esistono più) in cui si vota. Quattro i principali candidati in corsa. Il centrosinistra allargato (c’è anche Sel) insieme all’Udc punta su Giovanni Ruvolo, candidatura in origine sostenuta da una lista civica. Ruvolo è un biologo vicino all’associazionismo cattolico, in particolare agli scout. Il centrodestra – che esprimeva il sindaco uscente – compatto schiera il medico Gioacchino Lo Verme, anche lui vicino al volontariato cattolico e in particolare alla Caritas. Giovanni Magrì corre per i Cinque stelle, mentre Michele Giarratana è sostenuto da alcune liste civiche.
Nel Palermitano il Comune più grande coinvolto dalla tornata elettorale (il secondo in Sicilia dopo Caltanissetta) è Bagheria, dove il consiglio comunale ha posto fine anzi tempo alla sindacatura di Lo Meo. In corsa Patrizio Cinque, del Movimento 5 stelle, Antonino Costa, ex assessore con Sciortino, sostenuto dal centrodestra con l’Udc, Gino Di Stefano che è sostenuto da liste civiche, e due candidati di centrosinistra, Daniele Vella, vincitore delle primarie e vicino all’assessore Nelli Scilabra, e Atanasio Matera sostenuto anche da Articolo 4. Si vota anche a Termini, dove l’uscente di centrosinistra Salvatore Burrafato, vicino a Beppe Lumia, ha in lista anche esponenti di Ncd e Udc. Agostino Moscato (liste civiche e ambientalisti) è sostenuto da Sel ma anche da pezzi del centrodestra, Luigi Sunseri corre per i Cinque stelle, per il centrodestra c’è Stefano Vitale, presidente uscente del consiglio comunale, avvocato vicino a Gianfranco Micciché. Completa il quadro degli aspiranti sindaco Graziella Vallelunga per la lista Rinnovamento per l’Italia.
Altro grande comune chiamato al voto in provincia di Palermo è Monreale. Anche qui l’Udc va col centrodestra a sostegno di Filippo Di Matteo, già Pdl. Ma il centrodestra non è compatto: Alberto Arcidiacono, presidente uscente del consiglio comunale, ha rotto con Di Matteo e corre con una originale coalizione crocettian-alfaniana composta da Ncd, Drs e Megafono. In corsa anche Pietro Capizzi vincitore delle primarie di coalizione di centrosinistra e consigliere uscente, il grillino Fabio Costantini, Ferdinando Arena e Natale Sabella sostenuti da liste civiche.
Nel Catanese il comune più grande tra quelli chiamati al voto è Acireale. Lì punta su Michele Di Re il centrodestra. Centrosinistra, invece, in ordine sparso. Il Partito democratico schiera Seby Leonardi, candidato che piace anche alla lista centrista vicina a Santo Primavera. L’Udc Nicola D’Agostino sostiene il candidato civico – scelto con le primarie – Roberto Barbagallo. È espressione del progetto Acireale Bene Comune Michele Alì; mentre il Movimento 5 Stelle punta tutto su Salvo Raciti. In campo pure i candidati Mario Di Prima e Marcello Monaco. Sempre nel Catanese da segnalare la frantumazione del centrosinistra a Motta Sant’Anastasia, con la bellezza di tre candidati d’area, due dei quali espressione del Pd.
Nel Siracusano si vota a Pachino: corsa affollata con Antonio Cirinnà di Italia Giovane Solidale, Nicola Costa (Cambiamenti), Roberto Bruno con una larga alleanza sinistra-destra composta da Pd, Ncd, Sel e Cantiere popolare. E ancora Emanuele Rotta, che è stato candidato dal deputato regionale del Megafono Giambattista Coltraro, ma alla fine sarà in corsa con alcune liste civiche, non con il movimento di Crocetta, che invece ha puntato su Andrea Ferrara. Nino Iacono è il candidato di Forza Italia, Mauro Adamo quello schierato dal Movimento 5 Stelle e con liste civiche, infine, anche Giuseppina Ignaccolo.
Nel Trapanese è coinvolta dalla tornata elettorale anche Mazara del Vallo. Anche qui molti candidati in corsa: Nicola Asaro, lista civica “Il partito dei mazaresi”; Giuseppe Bianco, per Pd, movimento civico “Mazara 2.0” e Udc; l’attuale sindaco Nicola Cristaldi, per il centrodestra; Leo Falco, Movimento 5 Stelle; Roberto Frazzetta, sostenuto da liste civiche,; l’ex deputato regionaleToni Scilla per Forza Italia; Giuseppe Siracusa per Ncd; Vito Torrente, candidato con diverse liste civiche e sostenuto dai deputati regionali Nino Oddo e Salvo Lo Giudice.
A Salemi il grande ritorno di Vittorio Sgarbi, che corre con una sua lista. La vicinanza al centrodestra del critico ex sindaco potrebbe togliere di mezzo altri candidati di quell’area, che, pare, potrebbero confluire sul suo nome. Tra questi, al momento ancora in corsa, c’è Salvino Amico vicino al Nuovo centrodestra e Nino Ardagna, ex consigliere comunale centrista in corsa con una lista civica. Per il centrosinistra corre Domenico Venuti, vicino al capogruppo del Pd all’Ars Baldo Gucciardi, che ha fatto un’alleanza organica con Udc e Articolo 4. Per il Movimento 5 Stelle c’è Nicola Trapani. Sostenuto da Sel, infine, c’è Gianni Armata.