Coronavirus, 115 casi in Sicilia e due morti | Palermo, contagi al comando dei carabinieri - Live Sicilia

Coronavirus, 115 casi in Sicilia e due morti | Palermo, contagi al comando dei carabinieri

La Regione cerca medici. L'Iss: al sud possibile contenimento

CORONAVIRUS
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Bar, ristoranti, mense e negozi chiusi. Garantiti approvvigionamento alimentare, farmacie, servizi essenziali (banche, poste, assicurazioni) e trasporti. Fabbriche aperte ma con misure di sicurezza. Una nuova stretta arriva su tutta l’Italia fino al 25 marzo, con l’obiettivo di fermare il contagio: “rinunce”, annunciate dal premier Giuseppe Conte, che “stanno dando un grande contributo al Paese” nella lotta al coronavirus e che faranno sì che l’Italia “ce la farà”. E’ arrivato nella tarda serata di ieri il nuovo provvedimento del presidente del Consiglio che raccoglie le istanze di misure più dure, avanzate in primo luogo dalla Lombardia, ma fatte proprie dalle regioni più colpite, Sicilia compresa.
Intanto nelle città dell’Isola sono state effettuate le operazioni di sanificazione delle strade. Si comincia dalle vie del centro e ogni notte altri assi viari vengono igienizzati. Gli interventi sono già partiti in tutte le province e nei piccoli centri. A Palermo in azione la Rap.
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FINE DELLA DIRETTA
20.10 – Il Policlinico di Messina, individuata dalla Regione Sicilia quale referente per conto di tutte le Aziende del Servizio sanitario regionale, rende noto che a partire da domani sarà avviato un reclutamento straordinario di personale medico attraverso la pubblicazione di un avviso per la formazione di elenchi di medici disponibili da impiegare per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le manifestazioni d’interesse verranno inserite in appositi elenchi che il Policlinico trasmetterà anche alle altre Aziende. Non verrà stilata alcuna graduatoria, ma si potrà procedere direttamente alla chiamata a seconda delle esigenze delle varie strutture sanitarie. Gli elenchi saranno aggiornati periodicamente. Durata dell’incarico (per un massimo di 6 mesi, comunque prorogabili in ragione della durata dell’emergenza) e impegno orario saranno concordati con le singole aziende. Sono ammessi alla procedura i medici specialisti, gli specializzandi iscritti all’ultimo e penultimo anno di corso, laureati abilitati e iscritti agli ordini professionali, personale medico collocato in quiescenza. L’avviso è aperto anche a medici stranieri, abilitati alla professione secondo i rispettivi ordinamenti di provenienza. L’avviso, e le relative modalità di presentazione della domanda, possono essere consultati sul sito “polime.it – Sezione concorsi”, nonché sui siti di tutte le aziende siciliane del sistema sanitario regionale.
18.37 – “Faccio appello al presidente Musumeci perché si faccia promotore di misure ancora più restrittive per ridurre il rischio di diffusione del virus”. Lo afferma in una nota il segretario regionale della Lega in Sicilia, Stefano Candiani. “Dopo il ritorno di oltre ventimila siciliani dalle prime zone rosse – spiega Candiani – e considerato l’aumento dei tamponi positivi al Coronavirus è assolutamente indispensabile che la Regione Siciliana si muova verso il congedo dal lavoro o lo smartworking per i dipendenti regionali e comunali e proceda alla sospensione dei servizi non essenziali. Al necessario e corretto rafforzamento delle strutture ospedaliere è necessario accompagnare tutte le misure possibili di contenimento della diffusione del virus per evitare il rischio che un picco di casi metta in difficoltà la sanità regionale”. Nella sua nota il segretario regionale del Carroccio esprime “preoccupazione anche per la risposta della Protezione civile siciliana ai comuni che chiedono presidi sanitari e dispositivi di sanificazione: molti sindaci ci hanno segnalato una risposta incompatibile con la gravità della situazione, da parte del capo della Protezione civile regionale. In merito a una legittima richiesta degli enti locali riguardante gli indispensabili strumenti di sanificazione, senza tanti giri di parole i primi cittadini vengono invitati ad arrangiarsi”. “Si tratta di una risposta inammissibile in relazione ai gravi rischi per l’incolumità degli operatori e per l’impossibilità ad ottenere un efficace contenimento dell’infezione. Serve un più concreto coordinamento tra la Protezione civile regionale e le omologhe strutture responsabili nazionali”, conclude Candiani.
18.22 – La Regione Siciliana ha chiesto formalmente al governo nazionale la proroga delle scadenze delle revisioni annuali obbligatorie per i mezzi di trasporto. “Alla luce della stringente normativa diramata per limitare al massimo i contagi da coronavirus – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone – abbiamo proposto al ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli di prorogare le imminenti scadenze per la revisione annuale dei veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate. Occorre, infatti, da una parte sostenere l’autotrasporto e dall’altra adottare la massima cautela, poiché i mezzi sono la spina dorsale del movimento di merci e cose nella nostra Isola”. L’assessorato regionale alle Infrastrutture, inoltre, ha avviato la sanificazione delle sedi provinciali delle Motorizzazioni civili, prescrivendo la disinfezione di sedi e attrezzature utilizzate per le revisioni di autocarri, autobus, rimorchi, semirimorchi. “Tutti i veicoli che dovranno sottoporsi a verifica – specifica Falcone – dovranno presentarsi puliti e sanificati con le relative certificazioni che lo comprovino, nonché sottoporsi ai controlli uno per volta”.
18.12 – “Dobbiamo fare tutto il possibile affinché nessuno perda il lavoro a causa del Coronavirus. Per questo serve una ‘finanziaria d’emergenza’ per la salute e il lavoro dei siciliani. Presenteremo questa proposta al presidente della Regione Nello Musumeci ed al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè in occasione della prossima seduta parlamentare di mercoledì 18 marzo”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars in relazione alla manovra economica regionale. La scadenza dell’esercizio provvisorio è prevista il 30 aprile. “Alla luce dell’emergenza Coronavirus e delle disposizioni che tutti i cittadini sono tenuti ad osservare per la tutela della loro salute – aggiunge Lupo – il Parlamento regionale deve essere preparato a varare, in tempi brevi, una ‘finanziaria d’emergenza’ per aiutare imprese e lavoro. Siamo pronti ad un ‘confronto istituzionale’ per garantire alla Sicilia interventi complementari delle misure nazionali”.
17.57 – Appello a donare il sangue da parte dei vertici della Asp di Enna. “Cari donatori – si legge in una nota del direttore generale Francesco Iudica, del direttore amministrativo Sabrina Cillia, del direttore sanitario Emanuele Cassarà e del direttore del servizio immunoematologia e medicina trasfusionale Francesco Spedale – in questo momento di grave difficoltà sanitaria, si aggiunge un’altra emergenza: la carenza di sangue. Le donazioni di sangue ed emocomponenti sono livelli essenziali di assistenza sanitaria per cui deve essere considerata inclusa tra le ‘situazioni di necessità’. Purtroppo in questi ultimi giorni, a causa delle misure molto restrittive per contenere il diffondersi del Coronavirus e di una situazione di comprensibile allarme, stiamo registrando una carenza di donazioni che potrebbe determinare l’impossibilità di mantenere le attività assistenziali indifferibili di medicina trasfusionale. Invitiamo tutti i donatori, vecchi e nuovi – concludono i vertici dell’Asp Enna – ad andare nei punti di raccolta ospedalieri o nelle unità di raccolta associative per l’insorgenza di un’altra emergenza sanitaria”. Centro trasfusionale Enna: 0935516123 (ore 8-14)- 0935516122 (ore 14-20). Centro trasfusionale Nicosia: 0935671278 – 0935/671338. Centro trasfusionale Piazza Armerina: 0935981751.
17.48 – “La decisione del comune di Palermo di incentivare lo smart working, consentendo a circa 2.200 dipendenti di lavorare da casa, è una misura che Csa-Cisal, Cgil e Uil avevano chiesto a gran voce e che l’amministrazione ha accolto. Grazie alla sinergia con Sispi, questo numero potrà crescere ulteriormente facendo quindi diminuire il numero di dipendenti fisicamente in ufficio e limitando pertanto la possibilità di contagio da Coronavirus, ma lasciando intatta la funzionalità dei servizi”. Lo dice Nicola Scaglione del Csa-Cisal. “Inoltre per quei dipendenti che solitamente prestano servizio in musei, impianti sportivi e scuole e che non possono in alcun modo essere impiegati altrove scatterà l’applicazione del congedo straordinario retribuito, così come previsto dal Decreto di inizio marzo – continua Scaglione – Il Comune ha anche deciso di consentire subito la fruizione delle ferie residue del 2019 che comunque, da contratto, andavano esaurite entro aprile. Si tratta di provvedimenti di buon senso adottati dall’amministrazione, a cui va il nostro apprezzamento in uno spirito di collaborazione che ci vede tutti uniti nella battaglia contro il Coronavirus”.
17.05 – “Si è preso atto che sta crescendo la consapevolezza dei cittadini circa la gravità della situazione. Hanno, infatti, compreso l’esigenza di non frequentare luoghi affollati e di restare il più possibile a casa, limitando le attività esterne a quelle strettamente necessarie”. Lo dice il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, che con i sindaci delle città metropolitane e i commissari dei Liberi consorzi ha partecipato questa mattina ad un incontro in video conferenza con il presidente della Regione, Nello Musumeci, e con l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, per definire le azioni di contrasto alla diffusione del coronavirus. Durante la video conferenza – dice l’Anci – è stata effettuata una disamina delle strutture sanitarie e una valutazione circa il funzionamento della Protezione civile, e, in tal senso, è stato espresso apprezzamento per l’impegno degli operatori del settore. L’Anci Sicilia, inoltre, ha presentato una serie di proposte che riguardano non solo il funzionamento e i bilanci degli enti locali in Sicilia, ma anche, in un’ottica di stretta collaborazione, tra istituzioni, cittadini, associazioni e categorie produttive, l’apparato economico, in special modo del settore turistico-alberghiero. Per il il sistema economico-produttivo l’Anci chiede: un intervento sul sistema bancario per dare liquidità al sistema delle imprese; estensione cassa del CIG anche alle piccole imprese; bloccare/sospendere interventi del sistema bancario che dispone il rientro in danno delle aziende operanti nel settore turistico-alberghiero-terziario; bloccare/sospendere il canone di locazione per le medesime strutture la cui attività è stata di fatto annullata o formalmente proibita (ristoranti, bar, barbieri, parrucchieri, etc..).
16.34 – Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 12 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale: sono 115 i pazienti, di cui 33 ricoverati (cinque in terapia intensiva), 78 in isolamento domiciliare, due guariti e due deceduti: Agrigento, 17; Caltanissetta, 2; Catania, 49; Enna, 1; Messina, 9; Palermo, 26; Ragusa, 2; Siracusa, 5; Trapani, 4.(ANSA).
16.16 – Sulla base di quanto stabilito dalle autorità sanitarie nazionali e regionali per il contenimento ed il contrasto del diffondersi del virus Covid-19, l’Asp di Palermo ha sospeso con effetto immediato l’attività dei centri diurni Alzheimer. Le strutture si trovano a Caccamo, Carini, presidio territoriale d’assistenza ‘Albanese’ e presidio ‘Pisani’ di via La Loggia, a Palermo. Per informazioni sui servizi e sulle prestazioni assicurate dall’azienda sanitaria provinciale di Palermo si invitano gli utenti a contattare gli uffici Urp (da lunedì a venerdì ore 9-13) ai numeri telefonici 091.7032066, 091.7032056 e 091.7032071 o inviare una mail all’indirizzo uourp@asppalermo.org.
16.09 – “Le nuove disposizioni del governo nazionale e la dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms per il coronavirus richiedono misure drastiche a tutti i livelli anche in Sicilia: il CSA-Cisal chiede al governo regionale, all’Anci e a tutti gli enti locali di chiudere immediatamente tutti gli uffici pubblici non essenziali, come musei e impianti sportivi, cosi’ da lasciare a casa i dipendenti e limitare al massimo i pericoli di contagio”. Lo dice Giuseppe Badagliacca, del CSA-Cisal. “Non e’ piu’ il momento delle mezze misure – continua il CSA-Cisal – È necessario adottare provvedimenti drastici e coraggiosi, a maggior ragione li’ dove non sono state effettuate le sanificazioni e non sono stati acquistati guanti e mascherine: non basta limitare l’accesso al pubblico, bisogna chiudere gli uffici cosi’ da lasciare a casa anche i lavoratori. Musei, impianti sportivi e uffici non essenziali vanno chiusi, che senso ha costringere i dipendenti a recarvisi senza che possano svolgere alcuna attivita’, mettendoli peraltro a rischio? Per i servizi essenziali, invece, bisogna applicare il lavoro agile e lo smart working. Se si vuole fermare la pandemia, questo e’ il primo e ineludibile passo”.
15.32 – Il padiglione distaccato dell’ospedale Umberto I di Siracusa sarà interamente destinato, si prevede dal 23 marzo, all’espansione e al potenziamento del reparto di malattie infettive. Ne dà notizia la direzione aziendale dell’Asp Siracusa. Nel padiglione, al secondo piano, sarà realizzato un intero reparto di 18 posti letto dedicati alla esclusiva gestione di pazienti affetti da Covid19 con la possibilità di disporre di ulteriori 18 posti letto del reparto malattie infettive al primo piano, in una struttura che dal punto di vista logistico è isolabile e può essere dedicata completamente all’emergenza. Il padiglione, totalmente separato rispetto al resto dell’ospedale, ha ingressi autonomi e facilmente accessibili Da questa mattina è iniziato il trasferimento del reparto di pediatria al quarto piano del corpo principale dell’ospedale nell’ala ristrutturata. Il padiglione sarà provvisto di impianto centralizzato di gas medicali, di monitor e di ventilatori per assistere gli eventuali pazienti più critici che necessitano di assistenza respiratoria. Intanto, la direzione aziendale ha pubblicato un avviso straordinario per il reclutamento di personale sanitario per fare fronte all’emergenza. Per presentare le domande collegarsi a www.concorsiaspsiracusa.it, termine il 18 marzo prossimo. Selezione pubblica per soli titoli per il conferimento di incarichi libero professionali di dirigenti medici di anestesia e rianimazione, malattie infettive, igiene e medicina preventiva, pneumologia, medicina interna, patologia clinica, farmacia ospedaliera, autisti, operatori socio sanitari, infermieri e tecnici di radiologia.(ANSA).
15.00 – Concedere periodi di congedo parentale straordinario e congedo straordinario extra contrattuale, a tutto il personale regionale, degli enti e delle società sottoposti a controllo e vigilanza, che non siano direttamente coinvolti in attività di pubblica utilità. Ma anche rafforzamento dello smart-working, applicazione delle misure di sicurezza negli uffici, regole certe per la turnazione dei dipendenti. I sindacati della Regione siciliana fanno fronte comune e chiedono misure straordinarie al governo regionale, dando la “piena e totale disponibilità alla realizzazione di misure in un quadro complessivo e unico, che coinvolgano tutti gli attori interessati”. Secondo i sindacati Cgil Funzione Pubblica, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl, “vige negli uffici regionali, tutt’ora, uno stato di massima confusione che si trasforma in una sorta di immobilismo causando la mancata presa di provvedimenti concreti e immediati idonei a garantire la salute pubblica, dipendenti regionali in primis. È il caso di segnalare la molteplicità di disposizioni dirigenziali che, forse per tamponare l’incertezza dell’agire, in assenza di indicazioni chiare ed univoche da parte dei vertici dell’amministrazione, pongono i lavoratori in congedo ordinario, esaurendo eventuali ferie residue dell’anno precedente. Desta stupore che ciò sta avvenendo in quei settori maggiormente attivi in questa emergenza. Manca una logica temporale, c’è infatti chi si potrà assentare ad esempio, per tre, 5 o al massimo 10 giorni, senza garantire alcuna utilità”. Secondo i sindacati in molti uffici mancano “misure precauzionali disposte dal capo dell’amministrazione in merito alla sanificazione di locali, alla mancata installazione di dispenser con soluzioni igienizzanti, mancata fornitura di maschere e guanti”. Da qui la richiesta di immediata attivazione di un sistema di monitoraggio e coordinamento di tali attività in tutti gli uffici della Regione, con il consolidamento delle strutture che si occupano di sicurezza e salubrità negli uffici.
14.00 – Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 1.477 tamponi, di cui 1.223 negativi e 139 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 115 campioni (32 più di ieri). Risultano ricoverati 33 pazienti (nove a Palermo, tredici a Catania, quattro a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, uno a Enna e due a Trapani) di cui cinque in terapia intensiva, mentre 78 sono in isolamento domiciliare, due sono guariti e due deceduti.
13.10 – Dopo i casi accertati al comando provinciale dei carabinieri di Palermo, tamponi anche per i magistrati della Dda
12.40 – L’emergenza Coronavirus in Sicilia fa sentire a rischio anche i farmacisti: Con una lettera inviata oggi al prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, e quello dell’Ordine provinciale dei farmacisti, Mario Bilardo, facendo presente che a tutt’oggi dalla Protezione civile non sono stati forniti ai farmacisti e ai loro dipendenti e collaboratori i dispositivi individuali di protezione e che spesso gli spazi di attesa all’interno delle farmacie non consentono di mantenere le distanze di sicurezza fra operatori e pazienti, chiedono  l’adozione di un provvedimento di massima urgenza.
12.30 – L’emergenza Coronavirus mette a rischio le trasfusioni per la carenza di donatori. L’appello:
12.15 – Le imprese siciliane potranno chiedere la sospensione dei mutui e anche altre misure per fronteggiare la crisi dovuta al Coronavirus.
12.00 – Un uomo di 58 anni è morto ieri, per insufficienza cardiorespiratoria, all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. E’ il secondo caso nel territorio. Anche lui è risultato positivo al Coronavirus.
11.30 – Dopo il caso del militare rientrato dal Trentino risultano positivi al test del Coronavirus anche il comandante dei carabinieri di Palermo e altri otto ufficiali.
11.00 – Un risveglio con scenario ‘apocalittico’ a Palermo: tutti chiusi
10.30 – Un uomo che doveva rimanere in isolamento dopo il caso di Coronavirus a Capaci è stato denunciato perché trovato fuori dalla propria abitazione
10.00 – “Ci vuole una indicazione molto forte per una permanenza a casa, soprattutto di tutti i giovani. Nel Decreto del presidente del consiglio dei ministri sono state date delle indicazioni, non è espresso con adeguata chiarezza quanto sia importante soprattutto da chi viene da altre regioni che sia sottoposto non a una quarantena volontaria, ma obbligatoria. Oggi c’è un mestiere che tutti dobbiamo svolgere: è quello di cittadino”, ha aggiunto l’assessore regionale alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza.

9.30 – “Ci è stata data la disponibilità anche di una nave-ospedale, ed è ovviamente una fase a cui dobbiamo pensare. Noi abbiamo elaborato un piano con più ospedali che si stanno convertendo e che saranno dedicati al Coronavirus. La nave è una possibilità che non vogliamo escludere, ma intanto si parte dalla struttura ospedaliera realizzando mille posti letto dedicati entro una settimana”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute in Sicilia Ruggero Razza ad Agorà di Raitre. “Noi condividiamo questo momento di coesione nazionale e di responsabilità – ha aggiunto Razza – ma abbiamo bisogno di un’equa distribuzione delle risorse: i dispositivi di protezione individuale sono diventati una necessità. E siccome la Protezione civile si è fatta carico della distruzione di tutto il fabbisogno nazionale, noi abbiamo bisogno, e sono certo, il contatto con il governo è costante, che si stanno adottando tutte le migliori sinergie per potere distribuire in maniera celere i dispositivi”.

9.00 – Sono oltre 20mila le persone rientrate in Sicilia che si sono iscritte alla piattaforma online della Regione e che sono state informate sui comportamenti da tenere. Sono oltre 8.000 quelle arrivate dalla Lombardia e di questi 6.000 dalla provincia di Milano. Quasi il 50% dei registrati ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Sono i dati resi noti dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenendo a Agorà su Raitre. “Quando il presidente Nello Musumeci ha chiesto a tutti coloro che rientrano in Sicilia di restare a casa – ha aggiunto Razza – lo ha fatto soprattutto perché questo enorme afflusso di persone, fatto di tanti ragazzi, non devono andare in giro, ma restare a casa. Chi si è registrato ha dimostrato la volontà di rispettare le regole – ha sottolineato l’assessore – ma avuto anche accesso, prima di entrare sulla pagina per la registrazione, a tutte le informazioni fondamentali sui comportamenti che oggi fanno la differenza”. (ANSA).

 


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