Catania – La piscina di Nesima è ancora un cantiere aperto. A pagarne le conseguenze sono soprattutto gli atleti diversamente abili e tutti i bambini con handicap mentali e fisici, visto che questa è l’unica struttura di questo tipo privo di barriere architettoniche. L’impianto è oggetto di alcuni lavori di riqualificazione e ammodernamento programmati dall’amministrazione comunale. Gli interventi edili sono stati avviati con alcune settimane di ritardo rispetto ai tempi previsti e, questo, sta provocando uno slittamento nell’apertura della piscina e di tutte le attività sportive ad essa connesse.
Il rinvio dell’apertura ha portato anche allo slittamento degli allenamenti per gli atleti del Comitato Paralimpico e di tutti i membri delle associazioni sportive riservate ai diversamente abili. Ed è proprio il Presidente di una di queste ad alzare la voce: Salvatore Mirabella, dell’Associazione Come Ginestre. “Ricordo” dice a Livesicilia “che la consegna dei lavori doveva avvenire i primi di settembre, poi è stata rimandata ad ottobre, adesso se tutto va bene ci hanno detto che la consegna avverrà il 15 novembre. La cosa grave è che questi ritardi non sono dovuti a eventi eccezionali, ma secondo me ad una cattiva programmazione e ad un coordinamento errato dei lavori che bisognava eseguire già dal mese di giugno, perché voglio ricordare ” evidenzia Mirabella “che noi siamo state tra le prime associazioni ad aver rinunciato a fare attività a giugno per permettere al Comune e alle aziende interessare di iniziare gli interventi di ristrutturazione. A questo punto noi vigileremo affinché la data annunciata venga rispettata anche perché c’è una diffida da parte del direttore generale per consegnare i lavori il prossimo 7 novembre, così da permettere l’apertura il 15 del prossimo mese”. “A questo punto” conclude il presidente dell’Associazione Come Ginestre “diventa un problema di mancanza di rispetto per i cittadini e soprattutto per gli atleti e tutte le persone disabili che noi rappresentiamo”.
Non si lascia attendere la risposta dell’amministrazione comunale e dell’assessorato competente, cioè quello ai lavori pubblici retto da Giuseppe Marletta. “I ritardi maggiori” ha detto a Livesicilia il componente del giunta Stancanelli “sono stati causati dai ritardi nella fornitura dei materiali da parte delle ditte. Per poter chiudere il cantiere alla data promessa del 15 novembre” dichiara Marletta ” abbiamo predisposto il raddoppio dei turni di lavoro degli operai.” Alla buona volontà, però, sembra aggiungersi una ricca dose di sfortuna. I piatti doccia sono arrivati non conformi alla normativa vigente e senza la necessaria certificazione per l’utilizzo da parte dei diversamente abili. “Già una volta ci avevano consegnato piatti doccia non conformi” ribadisce l’assessore “e abbiamo dovuto rimandarli indietro, ora sembra che l’azienda ci fornirà quelli a norma. Non possiamo aprire un impianto sportivo senza avere la certezza che tutti sia regolare, ne va della sicurezza degli stessi atleti.”
Non ci resta che attendere il 15 novembre, sperando che, finalmente, la Piscina sia operativa. Noi di Livesicilia saremo sul posto a verificare.