CATANIA – Un corteo per commemorare i partigiani e le partigiane cadute nella guerra di liberazione dal nazifascismo, con deposizione di corone di fiori e interventi di membri della comunità ucraina: è quanto prevede la manifestazione promossa a Catania dall’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, per il prossimo 25 aprile. In una nota dell’associazione, i contenuti e il programma della manifestazione.
La nota integrale
“L’Italia ripudia la guerra” è l’incipit del manifesto per il 25 aprile dell’Anpi, perché la giornata in cui si “festeggia” la Liberazione è dedicata alla memoria della Liberazione e all’impegno per la Pace. La memoria della Liberazione, frutto dell’azione di donne e uomini, partigiane e partigiani, resistenti che hanno dato la loro vita per liberare l’Italia dal nazifascismo, dalla dittatura che ha trascinato il paese in un abisso dal quale siamo usciti perché, dopo l’8 settembre 1943, quelle donne e quegli uomini ci hanno regalato la pagina più bella ed importante della nostra storia, donando all’Italia la Libertà, la Democrazia, la Repubblica.
Di tutto questo dobbiamo essere grati e, nello stesso tempo, dobbiamo avere rispetto del loro sacrificio mantenendo viva la Memoria presso le giovani generazioni, avendo come “faro” la Costituzione nata “tra i monti”, alla quale hanno contribuito tutte le forze politiche e sociali che hanno lottato per liberare l’Italia dal nazifascismo. Ancora oggi la piaga del nazifascismo non è stata del tutto estirpata. I movimenti di ispirazione nazifascista, approfittando della difficile situazione politica e sociale, hanno osato effettuare azioni di “squadrismo” impensabili, come l’assalto nell’ ottobre 2021 della sede nazionale romana della Cgil. L’Anpi invita tutte le forze antifasciste a fare quadrato, unite e solidali, per impedire a quei movimenti di trovare terreno fertile nei periodi di crisi, acuiti dalla pandemia e dalle guerre.
Il 25 aprile è dedicato alla Pace perché la storia non ha insegnato nulla, perché i conflitti si sono allargati e dal 24 febbraio, dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin la guerra è entrata con prepotenza in Europa, causando morti civili, stragi e devastazioni. L’Anpi ha subito condannato l’aggressione richiamando la necessità di una forte azione diplomatica che portasse ad una soluzione del confitto, dichiarandosi sempre dalla parte degli aggrediti, come ha espresso con chiarezza in diversi comunicati il presidente Pagliarulo e si è mossa in tutta Italia a portare aiuti alla popolazione ucraina, donne e bambini soprattutto, che abbandonavano i luoghi di guerra.
L’Anpi ha richiamato la necessità delle azioni diplomatiche e la centralità dell’Europa per far cessare la guerra, ed ha espresso contrarietà all’invio delle armi ritenendo che le armi “spingono ad un prolungamento delle ostilità e rendono sempre più difficile un ruolo di mediazione dell’UE ed aumentano di giorno in giorno i rischi di espansione della guerra”, richiamandosi ai principi della Costituzione italiana.
L’aggressione all’Ucraina contribuisce ad allargare gli scenari di guerra nel mondo, dove ci sono decine di conflitti aperti che spingono i popoli a fuggire dalle proprie terre, dalla miseria e dalla fame, dalle guerre e dallo sfruttamento, esseri umani che, scappati su barconi o a piedi non hanno trovato facile accoglienza in Europa e sono stati spesso “respinti” e trattati senza “umanità”. L’accoglienza, il sostegno e l’aiuto deve essere garantito a tutti i profughi. Le guerre non fanno distinzione, massacri, stupri, violenze sono uguali in tutte le guerre, alimentate da interessi economici e politici, tenute vive dai trafficanti di armi, dai venditori di morte, e che colpiscono popolazioni inermi. Le partigiane e i partigiani, le resistenti e i resistenti hanno lottato e sacrificato la loro vita per un mondo senza guerre, dove democrazia e Libertà fossero alla base del vivere civile e di ogni umana condizione, non hanno lottato per niente, hanno lottato per la Pace.
Vi invitiamo a partecipare. Il Comitato Provinciale ANPI Catania
Il programma
Programma del 25 aprile 77mo anniversario della Liberazione:
Alle ore 9, una rappresentanza dell’ANPI si recherà presso il cosiddetto “Arvulu rossu” (l’albero grosso) situato in Via Dusmet di fronte gli Archi della Marina, per ricordare le persone LGBT + che hanno partecipato alla Resistenza.
Alle ore 9.30, concentramento in piazza Stesicoro e corteo per via Etnea.
Alle 10.30 circa nel cortile del Municipio, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, verrà deposta una corona d’alloro ai piedi della lapide dove sono riportati i nomi delle partigiane e dei partigiani catanesi morti durante la Lotta di Liberazione.
Alle 10.45: il corteo proseguirà fino a Piazza Machiavelli dove l’ANPI deporrà una corona d’alloro nella lapide collocata nella casa natale di Graziella Giuffrida, partigiana catanese di 22 anni morta a Genova durante la Resistenza. A seguire interventi della presidentessa dell’ANPI e della rappresentante di comunità ucraina, letture, musiche e canti della Resistenza.