PALERMO – Reclutamento del personale, forniture di beni e servizi, rotazione dei dipendenti, possibili conflitti di interesse, incarichi di qualunque natura. Al comune di Palermo sono ore febbrili con tutti gli uffici che sono stati mobilitati per rispondere alle domande degli ispettori dell’Anac, l’Autorità nazionale anti-corruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone, che ieri sono arrivati a Palazzo delle Aquile. Un pool che resterà alcuni giorni, insieme alla Guardia di Finanza, per passare al setaccio l’attività dell’amministrazione della quinta città d’Italia.
A piazza Pretoria si ostenta sicurezza, visto che l’ispezione era stata già annunciata, ma l’arrivo della squadra di Cantone di certo ha messo in agitazione tutta la macchina comunale: gli uffici stanno producendo decine di documenti da consegnare agli ispettori che vogliono appurare, in poche parole, se a Palermo si rispettano o meno le disposizioni in tema di anti-corruzione. Un settore particolarmente delicato, anche alla luce di recenti vicende giudiziarie, con tutti i capiarea convocati per oggi alle 15 a Palazzo e che entro le 13 devono consegnare le proprie relazioni.
Non è la prima volte, del resto, che l’Anac si occupa di Palermo: lo ha già fatto l’anno scorso con una pesantissima relazione sul tram, anche se stavolta non si tratta di un documento redatto a distanza ma di una visita in carne e ossa. Ma di cosa si occuperanno gli ispettori? Il riserbo è massimo, ma il Segretario generale Fabrizio Dall’Acqua, che è anche il responsabile anti-corruzione al Comune, ha scritto a tutti i dirigenti chiedendo documenti e informazioni su alcune tematiche ben precise.
Tra queste il reclutamento del personale e le progressioni di carriera, proprio mentre il sindaco ha nominato 14 dirigenti a tempo nonostante le osservazioni critiche proprio di Dall’Acqua in qualità di responsabile anti-corruzione. Ma anche affidamenti di lavori, servizi, consulenze e forniture con la richiesta di un elenco completo di quanto fatto nel 2014. E ancora informazioni sui meccanismi di controllo delle decisioni e di monitoraggio dei termini di conclusione dei procedimenti, rapporti tra il Comune e i soggetti con cui si stipulano contratti, rotazione del personale con gli elenchi di chi ha cambiato posto.
Infine relazioni su eventuali casi di conflitti di interesse e documentazione sugli interpelli sugli incarichi, con eventuali casi di inconferibilità e incompatibilità. I capiarea dovranno fornire indicazioni anche sugli avvicendamenti di dirigenti nella medesima funzione tra l’anno scorso e il presente.
“L’Amministrazione comunale – si legge in una nota – informa che è in corso, presso il Comune di Palermo, un’attività ispettiva da parte dell’Anac, in collaborazione con il nucleo anticorruzione della Guardia di finanza. Tale attività è finalizzata a verificare i contenuti e le modalità di adozione, per l’anno 2015, del piano triennale della prevenzione della corruzione e degli atti correlati, riguardanti il programma triennale della trasparenza e integrità e del codice di comportamento, con verifica dell’attuazione delle misure previste nei predetti documenti. Tale attività ispettiva è prevista dalla vigente normativa”.
LE REAZIONI
“Mi auguro che gli atti vengano esaminati dettagliatamente e che, se esistono zone d’ombra, queste siano immediatamente portate alla luce. Dobbiamo fare in modo che Palermo non diventi un nuovo caso nazionale come lo sono stati recentemente l’Expo di Milano, il Mose di Venezia o, peggio ancora, Mafia capitale a Roma”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia.