PALERMO- Un fondo di rotazione da cui attingere le risorse per la manutenzione dei beni confiscati e assegnati dallo Stato in Sicilia. A rilanciare la proposta, già formulata dal governo regionale, è stato il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, che ha aperto i lavori della Conferenza interregionale delle commissioni Antimafia di Sicilia, Calabria e Campania, in corso a Palazzo dei Normanni. Il tema delle manutenzioni dei beni è stato posto anche dal questore di Palermo, Nicola Zito; lo Stato ha assegnato alcuni immobili alla questura che al momento non può utilizzarli per la mancanza di risorse. Ardizzone, che ne ha discusso con l’assessore all’Economia Luca Bianchi, ha proposto la formulazione di un emendamento per l’istituzione del fondo di rotazione che potrà essere alimentato da un canone sociale. Il fondo di rotazione sarà destinato alla manutenzione dei beni confiscati e assegnati alle forze dell’ordine. L’emendamento, presentato dal govern e trasmesso alle commissioni di merito per la copertura finanziaria, sarà presentato ai ddl stralcio incardinati oggi pomeriggio dall’Ars. Un emendamento analogo sarà presentato dalla commissione regionale Antimafia.
Per il vice capogruppo del Megafono all’Ars e componente dell’Antimafia regionale, Antonio Malafarina, l’iniziativa della Conferenza interregionale delle commissioni Antimafia, riunita a Palazzo dei Normanni, “è apprezzabile, ma non è sufficiente”. “Nella politica ci sono zone grigie, come quelle che in Campania hanno consentito gli sversamenti nell’ambiente con gravi danni alla salute – dice Malafarina -, Queste commissioni hanno ben pochi poteri, ma se elaborassimo insieme per esempio un codice etico per la politica da inserire in una legge-voto allora avremmo fatto un buon lavoro per la cittadinanza”.