PALERMO – “Un’attenta lettura dell’ordinanza con cui il Gip di Roma disegna il modello corruttivo che si sarebbe realizzato nella capitale, ci obbliga ad un atto politico e morale: aprire un’indagine amministrativa sulla gestione del Cara di Mineo e di tutte le strutture che accolgono i migranti e che vedono interessati diversi comuni dell’isola”. Lo afferma Nello Musumeci, presidente della commissione regionale Antimafia, annunciando la decisione adottata nella riunione di stamattina all’unanimità dai componenti della commissione.
“In verità – ha precisato Musumeci – già lo scorso febbraio abbiamo chiesto al sindaco di Mineo, comune capofila del consorzio che gestisce le strutture, di riferire in Antimafia sulla gestione del Cara, ma il nostro invito è stato respinto”.