Apetaxi, ancora tutto fermo | Gli autisti: "Lasciateci lavorare" - Live Sicilia

Apetaxi, ancora tutto fermo | Gli autisti: “Lasciateci lavorare”

Una protesta che va avanti da più di venti giorni quella dei conducenti dei motocalessini che anche oggi hanno manifestato davanti la sede del comune.Rispondono ai tassisti i quali li accusano che il loro mezzo non è omologato per trasportare terzi. E continueranno a manifestare fin quando da palazzo delle Aquile non arriveranno le autorizzazioni.

Dopo lo sciopero dei Tassisti
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PALERMO – Una guerra aperta con i tassisti quella dei conducenti dei motocalessini, che questa mattina hanno manifestato davanti la sede del comune. Soltanto due vetture hanno avuto il via libera per stazionare a piazza Pretoria, le altre sono dovute rimanere a piazza Bellini. I conducenti dei motocalessini vogliono far valere le proprie ragioni e rispondono ai tassisti i quali li accusano di non poter trasportare terzi con il mezzo perché non è omologato.

“Il mezzo del calessino usato per il trasporto dei turisti è omologato per trasportare persone – ha affermato Vito Santoro, conducente del motocalessino – i tassisti possono dire quello che vogliono, ma noi abbiamo le carte in regola”.

“Nelle altre città i motocalessini lavorano tranquillamente – continua Santoro – è un servizio che ci richiedono i turisti. Noi con i nostri mezzi, giriamo tutti i vicoli della città, cosa che non si può fare con la macchina. Facciamo vedere ai turisti dove è nato il giudice Borsellino, il mercato della vucciria, il mercato della Kalsa e tutto il centro storico. Il sindaco è d’accordo con noi, perché è un servizio che attira i turisti. Il problema sono i tassisti perché dicono che il nostro non è un mezzo che può trasportare terzi”.

“Al quotidiano la Repubblica i tassisti hanno dichiarato che noi con il nostro mezzo andiamo a monte Pellegrino, all’aeroporto ma non è vero. – ha continuato Antonio Romagnolo – Il motocalessino è un triciclo e non può nemmeno entrare in autostrada perché cammina a 45 km orari. Non ha nemmeno senso dire che non è un mezzo sicuro. Loro fanno riferimento all’incidente avvenuto in via Emerico Amari qualche mese fa, ma poi si è scoperto che la colpa non era del motocalessino, ma dell’auto che l’ha investito. Un incidente può succedere a chiunque, a un tassista non è mai successo?”.

Nel frattempo i motocalessini sono fermi da più di venti giorni, parcheggiati, simbolicamente, davanti Palazzo delle Aquile nell’attesa delle autorizzazioni che consenta loro di lavorare tranquillamente. “Non lavoriamo da 25 giorni perché aspettiamo l’autorizzazione del comune – ha concluso Romagnolo – Rimarremo qui finchè non avremo il via libera per tornare a lavorare”.


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