GIARRE. Si addensano nuove ombre sugli appalti del comune di Giarre. Mentre alle 9 di questa mattina hanno fatto il loro ingresso all’ufficio tecnico comunale i carabinieri della stazione di Macchia, che stanno completando l’acquisizione dei documenti relativi agli appalti affidati senza gara dal comune ionico negli ultimi due anni, di lì a poco in via Callipoli 81, al Palazzo di città, è giunta la Guardia di Finanza di Riposto. Il capitano delle Fiamme Gialle Antonino Costa ha prima incontrato il segretario generale Aldo Motta e si è poi diretto negli uffici dell’area Lavori Pubblici dal dirigente Pina Leonardi. I militari avrebbero acquisito copia del progetto e del bando di gara per l’affidamento degli interventi necessari per il cambio di destinazione d’uso del palazzo di viale Federico II di Svevia, nato come casa albergo per anziani e divenuto poi sede degli uffici comunali, delle determine di affidamento dei lavori, aggiudicati dalla ditta Rinaudo Costruzioni Srl di Piedimonte Etneo, e delle successive liquidazioni delle fatture. Ma al centro delle indagini non ci sarebbero solo i lavori eseguiti nel nuovo palazzo comunale. La Guardia di Finanza avrebbe richiesto stamani anche tutta la documentazione relativa agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nel centro abitato giarrese, affidati nel novembre del 2011 per oltre 650mila euro alla Imprefer srl di Linguaglossa.
I lavori, per i quali è stato stanziato 1 milione di euro dal Ministero dell’Ambiente, hanno interessato le frazioni di Santa Maria La Strada e Macchia dove sono state collocate, tra l’altro, una serie di caditoie per il convogliamento delle acque piovane. I militari hanno lasciato gli uffici comunali solo poco prima delle 14. Mentre si attende l’esito dell’indagine sulle bollette telefoniche una nuova inchiesta si abbatte sul comune ionico a pochi giorni dalle tornate elettorali.