Ardita è Procuratore aggiunto |Insediamento al Palazzo di Giustizia - Live Sicilia

Ardita è Procuratore aggiunto |Insediamento al Palazzo di Giustizia

Il magistrato torna a Catania dopo aver svolto il ruolo di aggiunto a Messina.

CATANIA – Sebastiano Ardita torna nella sua Catania come procuratore aggiunto. Ha il volto emozionato il magistrato catanese mentre riceve il benvenuto da parte di colleghi e avvocati. Lui la lotta alla mafia ce l’ha nel dna. Da poco, come aggiunto di Messina, ha coordinato l’inchiesta Beta che ha svelato il nuovo volto di Cosa nostra e che ha colpito il cuore finanziario dei Santapaola.

Il magistrato catanese è un profondo conoscitore delle dinamiche di Cosa nostra catanese: per molti anni è stato sostituto alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania svolgendo delicate inchieste che hanno scoperchiato illeciti intrecci tra mafia e potere. Sebastiano Ardita nel libro “Catania Bene” fotografa quanto scoperto in anni e anni di duro lavoro nel Palazzo di Giustizia di piazza Verga. Una pubblicazione dove sono smascherati meccanismi, sistemi, infiltrazioni e personaggi della mafia catanese.

L’INTERVENTO – Come un buon padre di famiglia, il procuratore Capo di Catania Carmelo Zuccaro ha accolto Sebastiano Ardita. “Il procuratore aggiunto Ardita – ha detto Zuccaro – ha esercitato le sue funzioni a Catania, dove ha brillato per le sue straordinarie capacità professionali per la incisività delle indagini che ha svolto. Sappiamo che successivamente si è insediato al Dap e poi come più giovane procuratore aggiunto d’Italia a Messina. Si immette in un ufficio che è particolarmente attivo perché impegnato in un’azione molto incisiva di contrasto alla criminalità organizzata, al riciclaggio e alle attività imprenditoriali, spesso colluse con la mafia. In questa squadra vi è bisogno di persone come il procuratore aggiunto Ardita, che possano costituire dei punti di riferimento per i sostituti”.

Sebastiano Ardita ha ringraziato il magistrato De Lucia e poi si è rivolto al procuratore Capo Carmelo Zuccaro, sottolineando la soddisfazione del ritorno nell’ufficio dal quale ha iniziato la sua carriera. “Sono legato da un rapporto ultraventennale con Carmelo Zuccaro, e da una militanza professionale. A Messina sono stato molto bene, ho trovato una magistratura sana, desiderosa di riscatto ed è quello che c’è a Catania. Nella Sicilia orientale gli uffici sono spesso messi in difficoltà da carenze di risorse e mi auguro di poter dare il mio piccolo contributo in una realtà che già lavora molto bene”

Sebastiano Ardita prima di diventare procuratore aggiunto a Messina è stato direttore generale dei detenuti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Inoltre ha ricoperto il ruolo di consulente a tempo pieno della Commissione parlamentare Antimafia e componente del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Il lavoro investigativo svolto negli anni e la sua gestione rigorosa del regime del 41 bis (quella riservata ai boss più pericolosi) lo hanno portato ad essere bersaglio di minacce e intimidazioni della criminalità organizzata. Tracce di queste esperienze le troviamo nel suo libro “Ricatto allo Stato”.

Il suo (riconosciuto) fiuto investigativo potrà rappresentare un valido supporto supporto ai magistrati degli uffici giudiziari catanesi che coordinerà sotto la guida del Procuratore Carmelo Zuccaro.


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