PALERMO – “Non consentirò a nessuno di fare lezioni di moralità a questo Parlamento, ho il dovere di intervenire per la salvaguardia dell’onorabilità dell’Ars dopo la vergognosa gogna mediatica subita negli ultimi giorni”. Sono soltanto alcuni dei passaggi del lungo discorso che il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone. come mette in evidenza un’agenzia battuta dall’Adn Kronos, farà in apertura dei lavori, giovedi’ prossimo a Sala d’Ercole, alla ripresa dell’aula dopo l’approvazione della Legge Finanziaria, ma soprattutto dopo il terremoto giudiziario che si e’ abbattuto su Palazzo dei Normanni con l’inchiesta sulle spese pazze dell’Ars. Un discorso che si annuncia molto duro e che parlerà anche della riduzione dei costi della politica.
Ardizzone, che risulta tra i 97 indagati nell’indagine della Procura di Palermo, per una mancata rendicontazione – secondo gli inquirenti – della somma di 2.090 euro, parlera’ per circa 45 minuri e racconterà del suo passaggio in Procura, dove ha dato ai magistrati “la massima collaborazione”.
Ma ribadirà, come fatto nei giorni scorsi, la “necessità di fare in fretta per il bene di tutti”. “Ho il dovere di parlare della gogna mediatica a cui è stato sottoposto il Parlamento – dirà in aula – Ma soprattutto non accetto lezioni di moralità da parte di nessuno”. E’ dei giorni scorsi il duro botta e risposta tra lo stesso Ardizzone e il Governatore Crocetta. Ardizzone ha accusato il Capo del Governo, che non era stato tenero sui deputati indagati, di “sciacallaggio” affermando che la Finanziaria “faceva acqua da tutte le parti”.
Mentre quest’ultimo aveva replicato: “il Presidente Ars stia nel suo ruolo istituzionale”. Ardizzone puntera’ nel suo discorso soprattutto sulla “gogna mediatica” subita, a suo dire dopo l’inchiesta, ma ribadira’ soprattutto che il Parlamento “va salvaguardato nella sua onorabilita’” e non “consente a nessuno lezioni di moralita”. Per giovedi’ sii annuncia insomma una seduta particolarmente calda e spinosa.