MESSINA – C’è aria nuova in casa Messina. La prestazione gagliarda del “Bisceglia” di Aversa, ha aumentato la convinzione di un gruppo che piano piano sta cercando di uscire dalla depressione dopo gli ultimi risultati altamente negativi. Esce fuori la grinta dei giorni migliori il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, che torna ad affrontare in modo critico la questione arbitrale: “Abbiamo subito cinque rigori nelle ultime sette partite – ha dichiarato – anche sabato ad Aversa c’è stato un episodio a noi sfavorevole, lo stesso Mangiacasale ha ammesso di aver conquistato il rigore con mestiere, perché non sa se il fallo è avvenuto effettivamente dentro l’area o meno. Sinceramente davanti a tutto questo non so cosa pensare. Anche se l’arbitro d’Aversa mi è sembrato il meno peggio rispetto agli standard a cui siamo stati abituati nelle ultime giornate”. Contro i granata si è visto comunque un Messina combattivo, che non si è abbattuto davanti alle difficoltà e questo a Ferrigno è piaciuto tanto: “A fine partita ero arrabbiato, perché credo che ai punti avremmo meritato la vittoria – ha dichiarato – sinceramente non ricordo in questa stagione una prima mezz’ora giocata alla stessa cattiveria e intensità vista sabato, purtroppo ci è mancata la giusta cattiveria lì davanti. Poi nella ripresa siamo calati, ma dopo il vantaggio dell’Aversa non ci siamo disuniti e abbiamo raggiunto il meritato pareggio. Salvezza diretta? Ci crediamo da dipende dalla partita di dopo domani e dalle penalizzazioni”.
Per continuare a cullare sogni di salvezza diretta, occorre tornare al più presto alla vittoria, a partire dal match contro il Martina Franca degli ex Vicenzo Pepe e Rosario Bucolo: “Piange il cuore nel vedere Saro con un’altra maglia ha dichiarato – non solo per il legame professionale e umano che si era creato con questa società, ma anche sotto il punto di vista tecnico perché un giocatore del suo temperamento ci sarebbe stato utile in questa situazione. Vincenzo Pepe ha dimostrato solo in piccola parte le proprie potenzialità”.
