“Palermo bellissima” a costo zero per il comune. Ecco la città che propone Alessandro Aricò, candidato a sindaco di Palermo sostenuto da Fli, Mpa, Api e Mps. All’interno del suo programma Aricò prevede una soluzione per le partecipate, che tanto gravano sulle casse del comune, “che si uniranno in un’unica holding”. Ma il candidato dei finiani e dei lombardiani dice di più: non solo il programma sarà realizzato senza che vengano spesi soldi pubblici, grazie all’apporto dei privati, ma che questo prevederà anche la riduzione di un quarto della spesa corrente del bilancio del comune.
La progressiva eliminazione delle strisce blu per i parcheggi, di cui uno multipiano in zona Stazione centrale consentirà di agevolare la vita degli autisti palermitani, come anche la costruzione di nuove tangenziali, una interna ed una esterna “che snellirà il flusso della circonvallazione”. Per “illuminare” Palermo si passa dall’ambiente, grazie al risparmio energetico. “Se ricicli ci guadagni” dice Aricò, che conta di promuovere la raccolta rifiuti porta a porta e di creare “isole ecologiche”. Il turismo, invece, sarà rilanciato attraverso un parco della Favorita sempre più simile al newyorkese Centrak Park e la creazione di nuovo polo fieristico, mentre il mare tornerà ai palermitani attraverso un vaporetto definito “bus del mare”. E infine largo respiro alla cultura perché Palermo ne divenga la capitale europea nel 2019.
Per rilanciare la città, il candidato dalla “o” accentata – stampata in giallo sulle cravatte blu dello staff – ha annunciato l’istituzione dell’assessorato al decoro urbano, un ufficio speciale per il centro storico e il potenziamento delle circoscrizioni, per non trascurare le periferie. E ancora, Aricò promuoverà l’istituzione degli asili nido condominiali, mentre per garantire la sicurezza e legalità sarà creata una task-force contro la criminalità: una commissione permanente composta dalle forze dell’ordine, vigili urbani e sindaco.
L’ex assessore, nel suo comitato elettorale di via Libertà, dove ha accolto i presenti con i gadget della sua campagna elettorale (occhiali da sole, palloncini, penne rigorosamente gialle e braccialetti) – ha pensato anche ai palermitani che vivono oltre i confini italiani, che diventeranno “ambasciatori di Palermo all’estero”.