Armi clandestine a Catania, arrestati otto giovani - Live Sicilia

Catania, armi e 8 arrestati: sono ritenuti vicini ai Cursoti Milanesi

Le indagini e la scoperta di un arsenale di pistole e munizioni

CATANIA – Traffico di armi e detenzione clandestina a Catania: i carabinieri del Comando provinciale di Catania hanno fatto irruzione all’interno di una villetta in località Vaccarizzo a Catania usata come base per lo stoccaggio di armi, e hanno arrestato 8 persone, di cui 7 pregiudicati compresi tra i 21 e i 31 anni, tutti di Catania, ed un diciassettenne incensurato.

Come si legge in un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri, tutti gli arrestati sono ritenuti contigui al clan Cursoti Milanesi. Il blitz è stato condotto dai militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Fontanarossa.

Le indagini

L’attività investigativa dei Carabinieri ha fatto luce nel giro di pochi giorni sul fatto che la villetta, di proprietà del nonno di uno dei giovani, la notte fosse diventata luogo di ritrovo per quei ragazzi, che arrivavano nella tarda serata per poi andare via alle prime luci dell’alba.

I militari hanno poi appurato come all’interno dell’abitazione gli stessi giovani nascondessero alcune armi e del munizionamento illecitamente detenuti. Una volta definiti tutti i dettagli del quadro investigativo, al fine di scongiurare eventuali azioni di fuoco oppure che qualcuno dei giovani potesse utilizzare quelle armi per qualche azione delittuosa, i Carabinieri hanno deciso la sera di lunedì 11 dicembre di fare irruzione nella villetta.

Il blitz

Il blitz è stato organizzato in ogni minimo dettaglio al fine di prevenire qualsiasi pericolo sia per i vicini di casa che per gli stessi occupanti dell’abitazione oggetto dell’intervento, ed ha richiesto l’intervento di oltre quaranta militari suddivisi in due dispositivi d’intervento, che hanno cinturato l’intera zona al fine di favorire le previste condizioni di sicurezza per l’abitato, oltre che per impedire che i giovani potessero fuggire.

L’operazione ha richiesto anche il coinvolgimento dei Carabinieri delle A.P.I., acronimo di Aliquota di Primo Intervento, un reparto specializzato dell’Arma, istituito a seguito degli attentati di Parigi del 2015 con l’obiettivo di intervenire in situazioni ad alto rischio e prevenire o contenere atti di terrorismo. Nel contesto operativo in questione, il loro compito è stato quello di intervenire in situazioni ad alto rischio, in casi di criticità ed in tutte le situazioni in cui si profili il pericolo di un conflitto a fuoco.

Giunti sul posto, approfittando della presenza di due dei giovani nel cortile antistante all’abitazione, il primo dispositivo di intervento ha immediatamente fatto irruzione nella villetta bloccando i due, che sono stati colti di sorpresa e non hanno opposto alcuna resistenza.

Le pistole e le munizioni

Intanto i rimanenti 6 giovani, che si trovavano nel soggiorno sito al piano terra, sentendosi braccati, sono scappati lungo una scala interna sul terrazzino al piano superiore, dal quale hanno lanciato un bustone, che è stato immediatamente recuperato da alcuni militari posti a cinturazione sul retro dell’edificio.

All’interno i militari hanno rinvenuto una pistola semiautomatica marca Tanfoglio calibro 7,65, una pistola semiautomatica marca Model 75 calibro 9 fabbricata nella ex Cecoslovacchia con matricola punzonata, e una pistola marca Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa.

All’interno della stessa busta sono stati inoltre trovati 4 serbatoi carichi con 60 munizioni. Intanto, i sei giovani, non avendo altra via di scampo, sono stati raggiunti sul terrazzino, dove sono stati bloccati e perquisiti.

A quel punto, i militari hanno passato al setaccio l’intera abitazione e nell’ambito della perquisizione hanno rinvenuto altre 30 cartucce di vario calibro in un pacchetto di sigarette nascosto in una credenza della cucina oltre che alcune dosi di marijuana all’interno di un cassetto.

Gli arresti

Per gli otto giovani si sono aperte le porte del carcere e sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che per i maggiorenni ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere presso l’istituto penitenziario di Catania – Piazza Lanza, mentre per il minorenne l’Autorità Giudiziaria dei minori ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in un istituto di custodia minorile.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI