Palermo – Da venerdì 27 a domenica 29 dicembre arriva a Cefalù il VeganMed fest, primo festival euromediterraneo delle “pratiche felici per cambiare il Pianeta” secondo i principi dell’antispecismo, della libertà e della pace.
Il progetto – presentato in ottobre dalle associazioni Zucchina Verde e La Palermo Vegetariana col gratuito patrocinio del Comune di Cefalù, la collaborazione di Deva Culture e il sostegno del maestro Pino Caruso, vegetariano da molti anni – vuole portare al centro del Mediterraneo le tematiche del veganismo e della sostenibilità attraverso conferenze, workshop, laboratori, cinerassegne, giochi e mostre mercato, per raccontare un mondo accogliente e “capace di futuro”.
Argomento centrale del festival, tra gli altri, sarà la sovranità alimentare – diritto dei popoli a un cibo salubre, culturalmente appropriato, prodotto attraverso metodi sostenibili ed ecologici, in forza del diritto di ogni popolazione a definire i propri sistemi agricoli e alimentari – che per gli organizzatori va costruita anche sulla base di una consapevolezza condivisa che permetta una sana alimentazione, buona per l’uomo e non cruenta verso le altre specie.
Il festival sarà luogo d’incontro di tutte le realtà che cooperano, con il loro lavoro, alla diffusione di una cultura di equità e pace, sulla base del principio secondo cui la sola appartenenza a una diversa specie non giustifica eticamente il diritto di disporre della vita, della libertà e del lavoro di un essere senziente. Molti gli espositori che hanno aderito alla fiera del BuonGusto, ospitata dal VeganMed fest. Oltre cinquanta parteciperanno al festival gratuitamente. Il posto in fiera è infatti offerto dall’organizzazione, secondo il principio della “festa solidale”, per dare una mano a tutti coloro che operano nelle aziende sostenibili ma pagano il peso delle buone pratiche con la difficoltà di far quadrare i conti nei difficili anni di crisi che stiamo vivendo.
Tra gli stand in fiera, saranno presenti anche gli Agricoltori madoniti, l’Alka Med, Amici a 4 zampe, Animals Asia, gli attivisti No Muos, Funnyvegan, Kabimbi società cooperativa per il commercio equo e solidale, Liberaction, Mopur, Navarra editore, il Parco energie rinnovabili Umbria, Radio 100 passi , Rifiuti zero, Vegusto e molti altri. VeganMed Fest aderisce alla campagna postoccupato.org. Durante conferenze, spettacoli, concerti e cineforum del festival sarà sempre occupato un posto a sedere in rappresentanza di tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Avrebbe potuto occupare un posto anche al VeganMed fest. Per questo vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga.