PALERMO – Dare voce a chi non ne ha, ripristinare lo stato di diritto, proseguire le battaglie di civiltà condotte per una vita da Marco Pannella. Arriva in Sicilia la “Carovana per la Giustizia”, del Partito Radicale in un tour che si protrarrà fino a Ferragosto toccando le carceri siciliane.
Gli obiettivi della campagna, che ha già toccato altre regioni d’Italia e che vede a capo gli esponenti del Partito Radicale Sergio D’Elia e Rita Bernardini, sono quattro: la raccolta di firme sulla proposta di legge delle Camere Penali per la separazione delle carriere (che ha già superato 50mila sottoscrizioni), i 3000 iscritti al Partito Radicale entro il 31 dicembre 2017 per continuare le lotte di Marco Pannella, l’amnistia e l’indulto come riforme obbligate per l’immediato rientro dello Stato nella legalità costituzionale e il superamento del 41 bis e il sistema dell’ergastolo, a partire da quello ostativo.
La Carovana partirà da Roma venerdì, siimbarcherà a Napoli e arriverà a Palermo sabato, dove in serata è previsto un eventoo organizzato dalle Camere penali. Domenica nel pomeriggio raccolta firme al carcere Ucciardone e in mattinata al carcere di Termini Imerese. Lunedì la raccolta di firme proseguirà al carcere Pagliarelli e l’indomani nei penitenziari di Trapani e Castelvetrano. I radicali si sposteranno poi a Sciacca, Caltanissetta, San Cataldo, Agrigento, Racalmuto, Palma di Montechiaro, Enna, Piazza Armerina, Nissoria. Domenica 6 agosto iniziative a Caltagirone e Gela. Poi tappe a Ragusa, Noto, Augusta, Siracusa, Catania, Giarre, Barcellona, Capo d’Orlando.
Alle iniziative prenderanno parte anche gli attivisti siciliani, come Gaetano D’Amico e Rossana Tessitore del comitato “Esistono i diritti” e il deputato del Pd iscritto al Partito radicale transnazionale Pino Apprendi, già presidente dell’associazione Antigone.