PALERMO – Ferie lunghe per i deputati. L’Assemblea regionale siciliana terrà seduta oggi e domani e poi l’Aula chiuderà i battenti fino al 18 settembre. Questo quanto emerge dalla conferenza dei capigruppo. Tra oggi e domani l’Aula cercherà di approvare con un tour de force i disegni di legge su antiparentopoli e finanziamenti agli enti che erano inseriti nella ex tabella H.
Una decisione che lascia perplessi per primi i deputati stessi. O almeno alcuni di loro. Tutti i componenti della prima commissione Affari istituzionali scrivono una nota di dissenso: “Troviamo assurda la decisione di chiudere il parlamento regionale fino al 18 settembre in un momento in cui la Sicilia ha tante emergenze. Una vacanza così lunga dell’Ars aumenta la distanza con i cittadini che non comprendono perché, davanti a urgenze non ultime le leggi sulla trasformazione delle province e le variazioni di bilancio che interessano tantissime categorie produttive, si chiuda Palazzo dei Normanni per ferie”.
Il presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone dal canto suo commenta così il comunicato: “Io sono stato presidente della prima commissione e so benissimo che sopratutto una come quella affari istituzionali può tranquillamente continuare a lavorare nonostante la chiusura dei lavori d’aula”.
L’Aula oggi apre alle 17,15. Si affronterà il disegno di legge sull’incompatibilità (il così detto antiparentopoli) per come riscritto dal governo accogliendo le osservazioni del commissario dello Stato. La nuova norma è stata illustrata oggi in commissione dallo stesso presidente della Regione.