PALERMO – Nello Musumeci è il nuovo presidente della commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana. L’elezione dell’ex candidato alla presidenza della Regione è avvenuta all’unanimità da parte della commissione speciale che oggi si è insediata nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni. Ad affiancarlo come vicepresidenti sono il vicario Toto Cordaro (Pid-Cantiere Popolare) con sette voti, Fabrizio Ferrandelli (Pd) con cinque voti e Gianluca Micciché (Udc) con quattro voti. E’ invece stato eletto segretario Salvino Caputo del Pdl, la cui condanna definitiva per tentato abuso d’ufficio è arrivata giusto ieri. Caputo ha superato al ballottaggio il grillino Giorgio Ciaccio con otto voti rispetto ai sette dello sfidante. Decisivo un voto della maggioranza che a scrutinio segreto ha permesso l’elezione dell’ex sindaco di Monreale nell’ufficio di presidenza della commissione.
Lo stesso Caputo, dopo l’elezione, ha manifestato la propria disponibilità a dimettersi “per garantire la rappresentanza del Movimento cinque stelle nella commissione”. Sono tre i componenti dell’Antimafia che già nella passata legislatura ne facevano parte, si tratta di Toto Cordaro, Giuseppe Picciolo e dello stesso Caputo. “Ringrazio con animo sincero la convergenza unanime – dichiara Nello Musumeci dopo l’elezione – che mi inorgoglisce anche se mi riempie di responsabilità. Nella lotta alla mafia e all’illegalità non ci possono essere divisioni di parte. Il primo obiettivo sarà quello di promuovere la cultura della legalità, a partire dalle scuole elementari. Non basta la repressione, ci vuole un atteggiamo diverso che vada a bloccare il vivaio cui attingono le associazioni criminali”. Il leader de La Destra commenta pure le annunciate dimissioni di Salvino Caputo da segretario della commissione: “Ha mostrato disponibilità verso la rappresentanza del Movimento cinque stelle in seno all’ufficio di presidenza. Oltre tutto il M5S è stato il primo a insistere su di una convergenza unanime nella scelta del presidente dell’Antimafia. Della decisione di Caputo non posso che prendere atto”.
Commenta l’elezione di Musumeci anche Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti e componente della stessa commissione Antimafia: “L’elezione del maggiore esponente dell’opposizione alla guida della commissione Antimafia è un segnale importante nei rapporti intercorrenti tra le forze politiche e parlamentari al di là del sostegno dato da alcune al governo regionale. Nello Musumeci, per la sua storia, per l’onestà e per le qualità umane e di amministratore pubblico che ha avversato la mafia, è la persona più idonea a ricoprire la carica di presidente dell’Antimafia regionale”. Congratulazioni dal capogruppo di “Articolo 4”, Luca Sammartino: “Un segnale molto importante per la collettività siciliana. Nello Musumeci è uomo dall’altissimo profilo che ha fatto della legalità uno dei suoi cavalli di battaglia durante tutto la carriera politica. Il mio augurio al neo presidente è quello di poter continuare ad operare con onestà intellettuale e rigore, a tutela di un unico e complesso interesse, la Sicilia e i siciliani”. “Sono certo – ha detto il capogruppo Pd Baldo Gucciardi – che con competenza, dedizione e senso delle istituzioni, Musumeci porterà avanti l’impegno del parlamento siciliano per la salvaguardia e la diffusione della cultura della legalità ed il contrasto ad ogni forma di malaffare, corruzione e criminalità mafiosa”. Per il capogruppo Udc Lillo Firetto, Musumeci è “personalità di alto profilo”, mentre il capogruppo Pdl D’Asero sottolinea la ““specchiata onestà, anche intellettuale, di Nello Musumeci e la sua non contestabile preparazione politica”.
Soddisfazione anche dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone: “Abbiamo aspettato qualche tempo per l’insediamento della commissione che arriva oggi. Contribuirà con il proprio lavoro e con il valore simbolico che porta con sé ad esprimere un messaggio forte verso l’esterno”. Da Ardizzone anche un messaggio per l’anniversario della strage di Capaci: “Oggi è una giornata importante – afferma – in cui vanno in primo piano la memoria e la speranza dei tanti giovani che arrivano da tutta Italia. Quello che mi sento di dire è che il Parlamento farà interamente la sua parte”.
Una coda polemica invece riguarda Antonio Malafarina, deputato della Lista Crocetta che era in pole position per la presidenza. Malafarina si è dimesso dalla commissione. “Ho votato anch’io per Musumeci – spiega a Livesicilia Malafarina -. Ma non ho condiviso la logica che ha portato a completare il consiglio di presidenza. E quindi prendo le distanze”.
“Non c’è nulla da eccepire sulla nomina di Nello Musumeci alla presidenza della Commissione Antimafia, ma resta il rammarico che Antonio Malafarina, deputato all’Ars del Megafono, non faccia parte dell’ufficio di presidenza”. Lo ha detto Giambattista Coltraro, segretario della Commissione Attività produttive. “Il collega Malafarina – ha aggiunto Coltraro – ha combattuto per tutta una vita la criminalità organizzata e prima che si spendesse in politica per il nostro Gruppo parlamentare è stato, ma lo è tutt’ora, dirigente superiore di pubblica sicurezza. Nel suo caso sarebbe bastato che di fronte a conoscenze e competenze, come quelle che ha Malafarina, i partiti avessero fatto un passo indietro”.