Ars, le ultime grandi manovre |Una vicepresidenza al M5S - Live Sicilia

Ars, le ultime grandi manovre |Una vicepresidenza al M5S

Accordo blindato su Miccichè nel centrodestra. Due giorni per completare il risiko degli incarichi.

Palazzo dei Normanni
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PALERMO – L’accordo c’è nel centrodestra. E c’è anche lo spazio per una vicepresidenza a cinque stelle all’Ars. Venerdì prima seduta di Sala d’Ercole ed elezione del presidente, che sarà Gianfranco Miccichè. Per la vicepresidenza dovrebbe aprirsi un via libera ai pentastellati, e il nome in pole position è quello di Giancarlo Cancelleri. E l’altro vicepresidente? Nella maggioranza resta sul tavolo il nome del lombardiano Roberto Di Mauro ma l’accordo sul suo nome potrebbe necessitare di un ulteriore passaggio.

Niente vicepresidenza per il Pd, quindi. Non c’è aria di inciuci, con le elezioni alle porte, e in ogni caso un’intesa sarebbe stata di difficilissima attuazione, visto che la votazione per i due vice è unica e i grillini hanno 20 deputati: spalmare i voti di destra e sinistra su due nomi sarebbe ad altissimo rischio debacle. E così i 5 Stelle avranno il loro vice e quasi certamente la poltrona sarà appannaggio del candidato alla presidenza della Regione Giancarlo Cancelleri.

Quanto alla vicepresidenza vicaria, Di Mauro sarebbe il nome con più chance. Anche se così, la lista di Raffaele Lombardo Saverio Romano e Roberto Lagalla porterebbe a casa oltre alle tre poltrone assessoriali (lo stesso Lagalla, Ippolito e Cordaro) anche una vicepresidenza dell’Ars: niente male per una formazione del sette per cento. L’idea farebbe storcere il naso a a qualche alleato. E così si profila una terza via: votare venerdì solo per il presidente dell’Ars e rinviare a martedì le votazioni per il resto dell’ufficio di presidenza. Il centrodestra ieri in una riunione di coalizione, scrivono oggi i quotidiani, ha blindato un’intesa sulla candidatura di Miccichè. Restano da assegnare gli altri posti nell’ufficio di presidenza. Molto ambiti quelli di questore, che permettono di ottenere oltre all’indennità aggiuntiva anche la possibilità di portarsi al seguito un abbondante staff di collaboratori. In Diventerà Bellissima il posto sarebbe destinato a Giusy Savarino o a Giorgio Assenza. Nell’Udc ballottaggio tra Bulla e Lo Curto. Il Pd potrebbe designare per l’ufficio di presidenza Luca Sammartino: prima dell’insediamento il gruppo dem si riunirà nelle prossime ore per un summit informale. Sarà anche l’occasione per cominciare a parlare della poltrona di capogruppo, una pratica che quasi tutti gli altri partiti hanno già evaso: Aricò guiderà il gruppo di Diventerà Bellissima, Giuseppe Milazzo quello di Forza Italia, Margherita La Rocca Ruvolo il gruppo dell’Udc. Non è ancora chiusa la partita per il capogruppo dei Popolari e Autonomisti, papabili sono Compagnone e Di Mauro: la decisione sarà assunta il 14 dicembre, alla vigilia dell’insediamento. Tornando al Pd non è ancora stato sciolto il nodo se i due deputati eletti in Sicilia Futura, D’Agostino e Tamajo, entreranno nei dem o no.


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