Stamane all’Ars doveva tenersi una seduta sul disastro di Messina. Il presidente, Francesco Cascio, aveva convocato il governatore Raffaele Lombardo per riferire sia sulla tragedia che sui provvedimenti che il governo intende adottare per affrontare l’emergenza e per prevenirne altre. Però il governatore non si è presentato.
Ciò ha scatenato le ire di Antonello Cracolici, presidente del gruppo del Partito Democratico, secondo il quale “forse il governo scambia Sala d’Ercole per una sala da the, un posto dove si va nei ritagli di tempo. Questo atteggiamento è inaccettabile: la presidenza dell’Ars deve intervenire perché non è più possibile che le riunioni dei capigruppo decidano un programma che poi viene regolarmente stravolto perché il governo non si presenta in aula”.
Ed ha aggiunto, Cracolici: “I lavori dell’Ars erano stati convocati per affrontare, secondo quanto stabilito a settembre dalla conferenza dei capigruppo, la vicenda relativa all’emergenza rifiuti. In seguito alle richieste pervenute anche dal Partito Democratico si sarebbe dovuto discutere della tragedia di Messina, ma il dibattito è stato rinviato per l’assenza del presidente della Regione”.
Non si è fatta attendere la replica di Francesco Cascio, che ha sia difeso il governatore (“proprio oggi Lombardo è un assente giustificato perché è a Roma per ricevere i poteri di commissario straordinario per l’emergenza Messina”) sia bacchettato l’esecutivo (“ma al di là di questo episodio è bene che il governo sia più presente: l’Ars è sempre stata sensibile e pronta di fronte alle sollecitazioni del governo”).
Lombardo, dal canto suo, in una nota, ha ricordato di avere presentato al segretario generale dell’Ars, Giovanni Tomasello, la sua impossibilità a partecipare ai lavori d’aula di oggi, dedicati ai fatti di Messina, “perché impegnato, nelle stesse ore, a Roma a seguire la vicenda della gestione dell’emergenza”. Ed ha aggiunto: “avevo proposto che la seduta slittasse a giovedì, assicurando comunque che il governo sarebbe stato rappresentato dall’assessore all’ambiente, Mario Milone”.
Così, infine, ha risposto all’ammonimento di Cascio: “Voglio confermare che per quanto possibile, in considerazione degli impegni legati all’attività istituzionale, il governo, proprio per rispetto dovuto all’Assemblea regionale, tenterà di garantire sempre il massimo livello di rappresentanza e di partecipazione ai lavori parlamentari“.