Ars, niente accordo: ddl enti locali fermo in commissione

Ars, niente accordo: ddl enti locali fermo in commissione

Stop agli aumenti per i consiglieri comunali, si farà una norma a parte

PALERMO – Non c’è ancora accordo all’Ars sul disegno di legge per gli enti locali, fermo in commissione Affari istituzionali. Le divergenze trasversali a maggioranza e opposizioni su alcuni degli emendamenti proposti hanno rallentato i lavori perché ci sono perplessità su alcune norme. Si è tornati così al nastro di partenza, il testo base rimane quello con il solo articolo del terzo mandato, al momento per i Comuni fino a 15mila abitanti.

“Congelato” tutto il resto con l’idea di predisporre un ddl ad hoc che includa l’aumento dei gettoni dei consiglieri comunali agganciati alle remunerazioni dei sindaci e l’elezione da parte dei consigli dei revisori dei conti (ora scelti per sorteggio): ma non è ancora chiaro se questo secondo ddl sarà discusso contestualmente al primo, anche perché sull’aumento dei gettoni il confronto è se la copertura finanziaria sarà caricata sui bilancio dei Comuni oppure se la Regione si farà carico almeno in parte dell’incremento ma in questo caso sarà necessario il passaggio in commissione Bilancio.

Ma anche sul terzo mandato la strada non appare in discesa. Nella maggioranza non c’è ancora unità d’intenti tra chi vorrebbe che la norma scattasse a partire dal prossimo anno e chi invece spinge per l’immediata applicazione per dare modo ad alcuni sindaci al secondo mandato di potersi ricandidare: in quest’ultimo caso caso i tempi sarebbero strettissimi per cui si valuta il rinvio di almeno quindici giorni delle elezioni amministrative, già fissate dal governo Schifani, con una apposita delibera, al 28 e 29 maggio. E l’ipotesi del rinvio non sarebbe del tutto gradita a Palazzo d’Orleans, soprattutto in assenza di una intesa in Assemblea.

Anche tra le opposizioni si registra qualche distinguo, il Pd per esempio ha depositato un emendamento che prevede il terzo mandato per i Comuni fino a 10mila abitanti, abbassando quindi la soglia attuale dei 15mila. Sul dibattito in corso pesa anche l’incognita impugnativa da parte del Consiglio dei ministri: la norma nazionale prevede il terzo mandato per i Comuni fino a 5mila abitanti e il progetto di estenderla a quelli fino a 15mila è in fase di discussione.

La commissione Affari istituzionali, guidata da Ignazio Abbate (Dc), tornerà a discuterne martedì, con l’obiettivo di trovare una intesa. L’ Anci Sicilia ha consegnato nei giorni scorsi un documento con le sue proposte.


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