PALERMO – Un ampio e colorato spazio interno, arredi e pastelli in ordine, grandi alberi, giochi a cielo aperto ed un soffice manto erboso che ricopre gli ottocento metri quadri di spazio verde: è stato presentato, questa mattina, il primo asilo nido all’interno di un’ Asp siciliana. Il progetto, creato dalla cooperativa sociale “Solidarietà”, nasce anche grazie al co-finanziamento dell’istituto “Minutoli” e dell’assessorato regionale alla Famiglia, che nel 2009 ha promosso un bando proprio per la nascita di asili nido aziendali.
Un’iniziativa con un alto valore simbolico. La struttura, infatti, si trova all’interno del complesso di via La Loggia, sede in passato dell’ex ospedale psichiatrico di Palermo. “Questo era lo spazio dedicato alla salute mentale e alla triste storia del manicomio – afferma Beatrice Mirto, coordinatrice del servizio sociale aziendale dell’Asp Palermo – Per noi, oggi, è molto piacevole inaugurare questa struttura che ha, invece, un taglio di apertura verso la vita”.
Il progetto, nato per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, mira anche a facilitare il rientro in azienda delle donne dopo il periodo di maternità. Un asilo, all’interno della propria sede di lavoro, infatti, oltre a garantire la vicinanza del bambino ad almeno un genitore, consente di adeguare l’orario di permanenza con i turni lavorativi del dipendente: “L’ iniziativa nasce con l’intento di offrire alle dipendenti la possibilità di una migliore organizzazione familiare e personale – continua Beatrice Mirto – ma anche con il desiderio di aprire al territorio, utilizzando questa strutture, la possibilità di usufruire di uno spazio moderno molto interessante”.
Il nido, che potrà ospitare cinquanta bambini da 0 a 3 anni, entrerà in funzione ad aprile. Una quota dei posti sarà riservata ai dipendenti aziendali, il resto all’utenza esterna: “L’asilo sarà aperto anche al territorio – dice Serena Citrolo, presidente della cooperativa sociale “Solidarietà” – esaurite le domande dei dipendenti dell’Asp i posti disponibili saranno riservati ai cittadini che ne faranno richiesta. Abbiamo già ricevuto moltissime adesioni da parte di mamme lavoratrici che sono ben felici di poter accudire il proprio bimbo da vicino”.
Una struttura che incoraggia lo sviluppo dell’autonomia del bambino, dunque, in una cornice fatata tra architettura, sensibilità ecologica e pedagogia. Il progetto, infatti, mostra una grande attenzione agli aspetti ecologici che interessano non soltanto gli ambienti e il materiale ludico ma anche aspetti educativi e didattici. “Abbiamo voluto realizzare una struttura all’avanguardia, facendo scelte ecosostenibili nell’acquisto di giochi e arredi – continua Serena Citrolo – Offriremo, inoltre, una mensa biologica e tutti i laboratori verranno avviati utilizzando materiali di riciclo. Verrà anche fatta la raccolta differenziata perchè i bambini devono iniziare sin da piccoli ad apprendere determinate cose, a vedere il bello e a conoscere il rispetto verso gli altri ma soprattutto verso se stessi”.